Le ultime notizie sulle pensioniormai sono un rosario di news poco positive sia per chi attende di lasciare il lavoro che per chi, invece, ha già lasciato il poco impiego e vive dell’assegno Inps. Una volta si parlava di aumento delle Pensioni a fine anno, nel 2016 invece potrebbe persino esserci un ribasso. Nel prossimo anno, tra l’altro, si attende la riforma per i lavoratori precoci che, in Legge di Stabilità, si sono visti negare dal governo la possibilità di discutere sulla flessibilità in uscita. Andiamo, quindi, a fare il punto della situazione.

Pensioni oggi 3 novembre 2015: ultime notizie sulla rivalutazione degli assegni

Come è noto, l’aumento delle pensioni è collegato all’aumento dei prezzi: in tempi di deflazione come questo ciò si traduce nel mancato incremento degli assegni dell’INPS. Come spiega Il Messaggero, inoltre, l’anno che sta per concludersi era iniziato con una previsione sull’inflazione pari allo 0,3% che non si è rivelata esatta visto che, al momento, siamo al - 0,1% sul caro vita e quindi in deflazione. Ciò comporterà, quindi, non solo un mancato aumento sul prossimo anno (non possono per legge decurtarsi le pensioni) ma anche una parziale riduzione perché i pensionati dovranno restituire il denaro ricevuto in eccedenza.

Non tutti, però, perché la rivalutazione è modulata in base al reddito ed è stata anche oggetto della sentenza della Consulta sui rimborsi ai pensionati con assegni più alti. Per chiudere il cerchio, chi riceve una pensione da 1000 euro al mese probabilmente dovrà restituire l’anno prossimo almeno 13 euro di maggiori introiti percepiti nel 2015.

News sulla riforma delle pensioni, 2016 anno decisivo?

Non ci sono significative novità sul fronte della riforma della previdenza. Le ultime notizie vedono diversi interventi dei soliti esponenti più impegnati sul tema. Il governo Renzi ha rimandato tutto al prossimo anno che, a nostro avviso, sarà decisivo: più tempo passa, infatti, e minore è la platea di persone che auspica un intervento visto che molti lavoratori precoci, man mano che passano gli anni, maturano i requisiti attuali per la pensione anticipata.

Probabilmente è questo l’aspetto su cui stanno giocando tutti gli inquilini di Palazzo Chigi degli ultimi anni a discapito, purtroppo, di chi da sempre chiede tutela e non può, allo stato attuale, percepire alcun reddito.