Il Mattino di Napoli apre sulla Scuola con la dichiarazione del dirigente scolastico regionale Dott.ssa Luisa Franzese che annuncia i preparativi in atto per l'organizzazione logistica attraverso i contatti con le singole scuole. Ormai si attende il varo dei bandi al prossimo Consiglio dei Ministri che si terrà a cavallo tra Dicembre e Gennaio del nuovo anno. L'emanazione dei tre bandi di concorso ai quali parteciperanno 200 mila docenti è attesa proprio in questi giorni. Chi non supera il concorso 2016, per il quale sono previsti 63700 posti, dovrà attendere l'appuntamento successivo che sarà tra tre anni.

I tre bandi di prossima uscita

Il timing per le le prove preselettive è 30 giorni dalla pubblicazione dei bandi sulla Gazzetta Ufficiale e successivamente ne occorreranno altri 30 per fare la prova scritta. Ricordiamo che in questa fase saranno svolti anche dei test al computer. Dopo la selezione iniziale si passerà agli orali che si terranno nel mese di giugno. Sarà imponente il taglio dei docenti precari dopo lo svolgimento di questo concorso perché per altri 120.000 docenti ritornerà l'incubo delle supplenze smarrite. L'immissione in ruolo di oltre 60.000 unità, oltre alla mobilità che verrà richiesta da colleghi già di ruolo, andrà a detrimento di tutta la categoria.

Le cattedre disponibili

Il conteggio totale dei posti disponibili nelle scuole italiane comprende anche la cattedre rimaste vacanti dopo la conclusione della Fase C del potenziamento. Si tratta di 18.000 posti che vanno sommati ai 64.000 messi a concorso. In totale dovrebbero essere 82.000 i docenti a dire addio alla precarietà.

La beffa per la Campania

L'emanazione dei bandi di questo contestatissimo concorso è attesa con ansia dai precari campani. Non vogliono mancare questo appuntamento per non perdere il treno del posto fisso, ma su di loro incombe il rischio di non trovare cattedre disponibili. Ne è convinto il ledaer della Cgil Norberto Gallo che, nonostante i 10.000 posti attesi per la Campania, dichiara che i precari si vedranno sbarrato l'accesso ai ruoli da coloro che chiederanno la mobilità.