Potrebbe sembrare l'anticipazione di un parere di una studentessa che frequenti la Scuola italiana del premier Matteo Renzie della Giannini, quella che sarà tra qualche anno con l'alternanza scuola-lavoro e gli ambiti territoriali dai quali prelevare gli insegnanti 'precarizzati' dalla 107. Si tratta del discorso di fine anno di Sarah Haynes, studentessa della scuola privata australiana Ravenswood School for Grils, ma il contenuto delle dichiarazioni della ragazza si adatta sinistramente alla trasformazione della scuola italiana che verrà. Il merito sacrificato agli interessi aziendali, la competizione spinta come mantra del neo liberismo di cui è intrisa la 107.

Il contributo di informazione è stato gentilmente offerto dall'Huffington Post.

Il discorso che non ti aspetti

La direzione verso la quale si dirige la scuola pubblica italiana è la stessa di quella australiana del caso in oggetto, dove si insegue l'idea della scuola perfetta che non ammette fallimenti. Alla Ravenswood School for Grils si vuole vendere a chiunque l'idea di raggiungere la perfezione, secondo Sarah Haynes, convinzione che ha riscosso una standing ovation durante il discorso di fine anno della prestigiosa scuola privata d'oltreoceano.

Il parere di Sarah Haynes

La studentessa dice di non sapere esattamente come si gestisce una scuola perché occorrerebbero esperienze che lei non possiede.

Tuttavia è forte la sensazione che sia del tutto simile ad un'azienda dove contano soltanto numeri e dati, dove il primato dell'attenzione è rivolto alla qualità alla qualità degli investimenti ai fini di un battage pubblicitario che generi profitti, mentre invece dovrebbe privilegiare il merito in base allo studio e al lavoro degli insegnanti.

La scuola dovrebbe dedicarsi a tutti senza discriminazioni, valorizzandone le capacità e adottando equità di giudizio.

La deriva neoliberista

In Italia abbiamo un convinto assertore del sistema finlandese di istruzione nella figura di Davide Faraone che propone una scuola senza interrogazioni ne compiti. Ogni proposta esca dai palazzi governativi spinge sempre di più gli individui a diventare semplici esecutori di un sistema di istruzione di stampo neo liberista, dove tutto è improntato all'efficienza aziendale e dove le rivendicazioni sindacali vengono messe a tacere.