Una Scuola dove in futuro non ci siano più compiti a casa e nemmeno interrogazioni è il tema di un articolo pubblicato da Orizzonte Scuola che riprende uno spunto offerto da una newsletter di Faraone. Di ritorno da una visita in Finlandia il sottosegretario del Miur esprime in un lungo intervento scritto tutta la sua ammirazione per un sistema di istruzione considerato il top nell'unione Europea. Faraone guarda al sistema finlandese che non prevede ne compiti e ne interrogazioni in una scuola che rimane aperta fino alle 10.00 di sera. Grande la differenza col sistema italiano dove si discute di altri tagli di spesa alla scuola pubblicae dove la precarietà del lavoro di docente non è stata ancora debellata.

Le riflessioni di Faraone

In Finlandia non si bada tanto ai compiti e alle interrogazioni in classe quanto, piuttosto, a sviluppare adeguatamente le competenze degli studenti. Nelle scuole finlandesi c'è un curriculum nazionale che contiene gli obiettivi e che vale per dieci anni. A scuola si lavora secondo problemi e le verifiche con i voti arrivano solamente alla fine del periodo scolastico. I ragazzi studiano indipendentemente dal fatto di dover avere una buona media in pagella o un bel voto sul registro di classe. Ciò che è basilare è la formazione iniziale dei docenti che in Finlandia è affidata a tutor esperti e ai tirocinanti universitari. In pratica il futuro docente impara l'arte di insegnare direttamente sul campo.

Le scuole non hanno restrizione alcuna riguardo l'orario di apertura potendo contare su una disponibilità fino alle dieci di sera. Sono soprattutto luoghi dove si diffonde cultura e non solamente istruzione. Qui non si parla in termini di edilizia scolastica ma di “architettura scolastica”

Ma di cosa parla?

Faraone ci parla di una realtà che appare con un contrasto stridente e netto con la situazione italiana, dove il Mef lascia senza stipendio i docenti precari che hanno fatto supplenzeininterrottamente da settembre in qua.

Per non parlare dell'enorme differenza di dotazione d'organico di docenti di supporto a studenti certificati DSA e dei salari con i quali sono retribuiti in genere gli insegnanti finlandesi pari al triplo di quelli italiani. Si può arrivare a percepire infatti 4000 euro al mese contro i 1300 italiani che non sono nemmeno puntuali oltre a tutto.