La Scuola italiana, purtroppo, spesso si ritrova nel caos, probabilmentea causa di leggi troppo complesse e falle nell'organizzazione degli Istituti. La "fase C" è conclusa e molti docenti sono rimasti negli Istituti d'origine, così molti Presidi si sono ritrovati con dei veri e propriposti scoperti negli organici.La fase C è la fase dedicata alla copertura dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa, con posti ripartiti tra le classi di concorso in base alla necessità e che le scuole, così come segnalato dal sito del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, hanno comunicato al sistema dal 21 settembre al 5 ottobre.

Il caos organizzativo è scoppiato in provincia di Milano, dove nonostante i 2.672 precari abbiano firmato un contratto a tempo indeterminato, ci sono ancora varie scuole, dalle elementari alle superiori, in cui l'organico non è definito. Infatti degli oltre duemila docenti, molti hanno chiesto la deroga e non entreranno a far parte degli organici scolastici prima della prossima estate. Così è slittato il loro ingresso nella scuola che era previsto per il mese di dicembre e questo ha provocato non pochi problemi all'organizzazione scolastica di vari Istituti lombardi.

Problemi sull'organizzazione

Come riportato dal sito Repubblica.it, Giovanna Mazzatesta, alla guida della Rinnovata Pizzigoni, spiega: "Avevamo chiesto docenti di italiano per i bambini stranieri e quelli di educazione fisica per favorire l'integrazione, ma degli otto docenti destinati a noi, nessuno è di queste due discipline".

Al tecnico Feltrinelliarriveranno solo due docenti sugli undici previsti: per gli altri, è stata richiesta la proroga. Altro grande punto interrogativo da parte dei Presidi riguarda il pagamento del salario degli stessi supplenti, che dovranno coprire i buchi dell'organico potenziato: dovrà pagarli il Ministero o il fondo d'Istituto? Il tutto mentre il tanto atteso bando per il concorso della scuolacontinua a slittare: al momento si parla di un possibile spostamento del bando a gennaio.