Come ormai ampiamente risaputo, la flessibilità in uscita non trova posto nella legge diStabilità presentata dal governo e per il momento approvata da un ramo del parlamento, nella fattispecie dal Senato. Su tale argomentoil presidente dellaCommissione Lavoro alla Camera dei Deputati, il piddino Cesare Damiano, a margine di un incontro tenuto a Pesaro dal suo partito sultema della riforma delle Pensioni, ha avuto modo di affermare chela flessibilità in uscitasarà la madre di tutte lebattaglie in materia previdenziale per il 2016.
Ma vediamo qual è il pensiero di Damiano sulla flessibilità, del resto chiarito anche più volte in interventi precedenti
La flessibilità è la madre di tutte le battaglie previdenziali per il 2016
A parere dell'ex ministro del lavoro, la flessibilità “sara’ la grande battaglia che porteremo avanti nel2016 nel confronto con il Governo”. A rafforzare questa convinzione, fa sapere Damiano, c’è la sicura convergenza in commissione lavoro di tutti i rappresentanti dei partiti sulla proposta sui pensionamenti flessibili. Propostache prevede la possibilità di andare in pensione con unanticiposino a 4 annirispetto agli attuali 66 anni,con 35 annidi contributipur con una lieve penalizzazione massima dell’8% che decresce mano mano che ci si avvicina alla vigente età pensionabile, normata dalla “famigerata ed odiata” legge Fornero del governo Monti del dicembre 2011.
La proposta Boeri è condivisibile se si pensa anche ai lavoratori precoci
L'ex Cgil, presidente della Commissione Lavoro della Camera si esprime anche sulla proposta Boeri presentata al governo. Secondo Damiano quella del presidente dell'Inps è una proposta che non si differenzia troppo da quella sostenuta dalla Commissione Lavoro.
Ricordiamo che il piano Boeri prevedetre anni di anticipocon una penalitàpari a circa il 3%per ciascun anno di anticipo e con un minimo di20 anni di contributi.Una misura che sembra godere del favore del governo, ma che, sempre secondo Damiano, potrebbe essere condivisa a patto che si introduca una tutela per i lavoratori precoci, trascurati da Boeri, e precisamente il pensionamento conalmeno41 annidiversamento di contributi a prescindere dall’età e senza penalizzazioni.
Occorretutelare gli assegni pensionistici dei giovani.
Damiano, sempre nell'incontro di Pesaro, si sofferma anche sulla necessità dell'istituzione di unapensione di basedi442 euromensili, aggiuntiva a quella maturata, per dare un sostegno alle pensionidei giovani lavoratoriche saranno liquidate interamente con il sistema contributivo. Come finanziare tali interventi? Secondo il presidente Damiano, i soldi andranno ricercati nei risparmi del sistema pensionistico che, nel periodo 2012-2060, ammonteranno in oltre 350 miliardi di euro.