Dopo il via libera dalla Camera, il disegno di legge di stabilità passerà al Senato. La nuova manovra, infatti, è stata approvata lo scorso 15 dicembre dalla Commissione Bilancio ed entro il 23 dicembre dovrà essere approvata dall'Aula in terza lettura. Tra gli emendamenti contenuti nel testo vanno ricordati quelli riguardanti la proroga dell'opzione contributivo donna al fine di consentire alle lavoratrici che hanno maturato 57 anni di età e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2015 di anticipare l'uscita andando incontro al ricalcolo contributivo dell'assegno.

Come anticipato tempo fa dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, sarebbe necessario un monitoraggio delle domande presentate dalle lavoratrici che decideranno di anticipare l'uscita con le risorse effettivamente impiegate. Ipotesi che è stata presa in seria considerazione dalla Commissione Bilancio alla Camera. Tra le modifiche, anche l'anticipo dal 2017 al 2016 della no tax area per i pensionati possessori di un reddito fino a 8 mila euro.

Proroga della Dis-Coll e cancellazione delle penalizzazioni

La Camera ha dato via libera anche alla proroga della Dis-Coll (Assegno di disoccupazione per i lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa) fino a tutto il 2016.

Nel disegno di legge di stabilità è prevista anche la riduzione dei tagli ai patronati: dai 48 milioni il taglio è stato ridotto a 15 milioni di euro. Rimane fondamentale ricordare che, nel 2012 l'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero aveva introdotto le penalizzazioni pari all'1-2%. Stando ad alcune indiscrezioni la Camera avrebbe dato il via libera alle cancellazioni delle penalizzazioni sugli assegni previdenziali corrisposti in un periodo antecendente il 2015 a favore dei lavoratori che hanno meno dei 62 anni di età anagrafica e la massima anzianità contributiva.

La misura, però, non prevede la restituzione degli arretrati.

Nessuna modifica per la settima salvaguardia

Nessuna modifica invece, per quanto concerna la settima salvaguardia per gli esodati. Il provvedimento, infatti, riguarda circa 26.300 lavoratori anche se, è stata aggiunta un'altra misura a favore dei lavoratori appartenenti al comparto scuola che hanno ricevuto certificazione nella precedente salvaguardia e potranno quindi, lasciare il lavoro sin da subito senza attendere la data del primo settembre.