"Renzi, ora però pensiamo ai pensionati e ai ricercatori". Lo ha detto in un'intervista pubblicata oggi su Il Manifesto Cesare Damiano, deputato della minoranza del Pd e presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, che continua a stare col fiato sul collo del premier per la riforma Pensioni da realizzare nel 2016, a quanto pare l'esecutivo dovrebbe mettersi al lavoro sin dei primi mesi del nuovo anno come hanno a più riprese promesso sia il premier Matteo Renzi che il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Pensioni, la minoranza del Pd incalza il Governo Renzi sulla flessibilità
"La nostra battaglia per il 2016 - ha detto Damiano che ha messo l'intervista al quotidiano comunista in evidenza su una slide pubblicata su Facebook - si dovrà giocare sulle pensioni. Il premier Renzi ha promesso - ha ricordato il presidente della commissione Lavoro della Camera sul social network - una correzione alla legge Fornero e non possiamo aspettare oltre". Non mancano le critiche di Damiano, che fa parte dell'area riformista di "Sinistra è cambiamento" del Pd, all'esecutivo e al presidente del Consiglio sul rinvio della riforma delle pensioni per l'introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita. "Ho giudicato negativamente il fatto - ha spiegato - che il tema non sia stato affrontato nella legge di Stabilità 2016".
Pensione anticipata a 62 anni la proposta caldeggiata da Damiano
Nella manovra di bilancio, infatti, solo parzialmente il Governo Renzi è intervenuto sulla questione previdenziale, anche se diverse sono le novità introdotte su più fronti: dagli esodati all'opzione donna passando per la no tax area pensionati e il cosiddetto prepensionamento part-time.
"Renzi lo ha prima ignorato - ha detto Damiano riferendosi al tema della riforma pensioni - e adesso ne ha compreso l'importanza e ha promesso di provvedere nel 2016". L'ex sindacalista ed ex ministro del Welfare de Governo Prodi condivide i contenuti della piattaforma unitaria dei sindacati così l'azione unitaria di mobilitazione per la flessibilità previdenziale perché "aiuta un percorso già avviato in commissione Lavoro alla Camera".
Ok alla legge Stabilità al Senato, Fi: elargizioni propagandistiche
Intanto sulla finanziaria e i mancati interventi sulle pensioni continuano ad arrivare le critiche delle opposizioni, "La Legge di Stabilità approvata al Senato con l'ennesimo voto di fiducia - ha detto il capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani, è politicamente e tecnicamente sbagliata. Non affronta in maniera efficace - ha aggiunto il senatore azzurro - i problemi strategici come pensioni, esodati, famiglie, Sud, sicurezza, ma si limita - ha sottolineato Romani ad una serie di elargizioni a fini meramente propagandistici".