A parlare delle problematiche legate al concorso Scuola 2016 è Domenico Pantaleo, che in un articolo sull'Huffingtonpost spiega come le scelte del Miur hanno influito sui ritardi dei bandi e soprattutto come influiranno sulle possibilità di assunzione di 180mila docenti. Il segretario generale di FLC CGIL spiega che per varare le nuove classi di concorso, il Miur ha scelto la forma del Decreto del Presidente della Repubblica. Ma questa forma impone determinati passaggi istituzionali che richiedono tempo. Tempo che ha già portato allo slittamento dei bandi.

Se consideriamo che siamo a giorno 7 e il Ministro Giannini aveva detto "se non sarà giorno 1, sarà giorno 2" comprendiamo quanto Pantaleo abbia ragione. Lui afferma che nella peggiore delle ipotesi, la pubblicazione dei bandi potrebbe slittare oltre Natale e che il rischio maggiore, come sempre dall'uscita della legge 107, è che la fretta è cattiva consigliera. Poi viene il nodo dei docenti, quelli non assunti, quelli di cui non parla nessuno.

I docenti non assunti dopo il concorso scuola 2016

La platea dei candidati al concorso scuola 2016dovrebbe essere di circa 250mila docenti di ogni ordine e grado, tutti abilitati idonei. Ma 'vi sono due grosse nubi che incombono'. Una riguarda i docenti non idonei, che presenteranno ricorso per poter partecipare al concorso e l'altra il numero dei posti in rapporto coi candidati.

Solo tenendo conto degli idonei, sarebbero tagliati fuori dalle assunzioni 180mila docenti, per lo più precari storici. La domanda è semplice: "Che ne sarà di loro?" Perché dopo il concorso a cattedra, questi avrebbero grosse difficoltà a rientrare nel mondo della scuola anche solo come supplenti, causando una nuova ondata di disoccupazione che andrebbe a colpire migliaia di famiglie italiane, già sotto pressione a causa della crisi.

Proprio per discutere di queste problematiche, viene chiesto al ministro Giannini di aprire un tavolo di confronto, al fine di trovare soluzioni ragionevoli.

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