Le misure di riforma del mondo del lavoro del Governo Renzi non si fermano solo al Jobs Act. Infatti, oltre all’ormai noto decreto che ha riordinato il mondo del lavoro dipendente e degli ammortizzatori sociali ad esso collegati, esiste già un DDL che riguarderà l’universo delle Partite IVA, del lavoro autonomo e delle professioni. Il disegno di legge sul lavoro autonomo è collegato alla Legge di Stabilità ed aspetta solo l’approvazione definitiva che dovrebbe avvenire per fine mese. Ecco tutto quello che contiene il decreto e cosa cambierà per quest’altra grande branca di lavoratori italiani.

Il Jobs Act per i lavoratori autonomi

Il Decreto non si chiama così, ma è una definizione che gli ha affibbiato direttamente Renzi. Infatti, il Premier chiamò “Jobs Act degli autonomi”, il disegno di Legge di cui stiamo parlando, che rivoluzionerà il mondo del lavoro autonomo. Nuove tutele e nuove possibilità verranno concesse a lavoratori che prima di questo provvedimento erano in qualche modo discriminati. La maternità per esempio è un istituto che per lavoratori con Partita Iva e professionisti in genere, non esisteva. Nel DDL dovrebbe essere inserito un punto che consentirebbe alle lavoratrici autonome, di poter lasciare il lavoro per la durata di 5 mesi tra il prima ed il dopo parto, percependo l’80% dei redditi dichiarati precedentemente.

Possibile anche l’estensione di questa formula per il congedo parentale di 6 mesi nei primi tre anni del bambino. La maternità verrebbe così concessa anche a questi lavoratori e pagata direttamente dall’Inps. Anche la malattia dovrebbe essere concessa a condizione che l’assenza si protragga per almeno 30 giorni. In questo caso, non ci sarebbe un premio in denaro, ma si tratterebbe della possibilità di non pagare i contributi dovuti per il periodo in cui non ci si reca al lavoroa causa del male.

Tutele fiscali e finanziarie per i lavoratori

Il lavoro che il Governo ha iniziato con il Jobs Acte con la regolamentazione dei contratti di collaborazione (co.co.co), dovrebbe terminare con questo disegno di Legge. Per la nostra penisola, sarebbe una autentica novità, perché in passato, mai era stato fatto un provvedimento che riguardasse esclusivamente il mondo dei lavoratori autonomi.

Uno dei punti importanti è quello che riguarda la polizza assicurativa conto i mancati pagamenti da parte dei clienti. Il DDL prevede infatti che i professionisti possono dotarsi di questo strumento che coprirà il rischio che una volta terminato il lavoro, il committente (o cliente a seconda di come lo si voglia chiamare), non paghi il compenso pattuito con il professionista. Il premio da pagare alla Compagnia di Assicurazioni che emetterà la polizza potrà anche essere detratto dalle tasse. Diventeranno illegali e nulli i contratti stipulati tra professionista e cliente che prevedano pagamenti troppo posticipati nel tempo, i 90 e 120 giorni. Anche le spese sostenute per gli aggiornamenti professionali dei dipendenti vedranno maggiorati gli importi da detrarre in sede di dichiarazione dei redditi che fino ad oggi sono del 50%. Infatti, tutte le spese per corsi di formazione, di aggiornamento e così via, ad esclusione delle spese di viaggio, potranno essere detratte al 100% dal reddito.