Il tribunale di Roma, il Consiglio dell'ordine degli avvocati, la Camera penale e l'Associazione nazionale forense capitoline hanno concordato una tabella di liquidazione standard per i legali ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Il protocollo d’intesa firmato recentemente individua delle parcelle standardizzate con calcoli automatici effettuati in Excel. Iparametri per la determinazione delle parcelle degli avvocati ammessi al gratuito patrocinio, fino ad oggi risultavanotroppo discrezionali ed alti, a causa del DM. n. 55/2014.

La predisposizione di piani per un nuovo programma di calcolo mira, invece, ad evitare arbitri e garantire una certa omogeneità ad un comparto poco unitario.

L’obiettivo è quello di permettere innanzitutto al giudice l’accertamento sulla corretta adesione ai parametri di liquidazione. Si vogliono, inoltre, abbreviare i tempi per la liquidazione dei compensi professionali dei giuristi, facendo così diminuire anche le relative opposizioni.

Qual è l’iter procedurale per la nuova istanza di liquidazione?

Il protocollo d’intesa contiene delle indicazioni relative al deposito dell’istanza di liquidazione e degli altri documenti. In primis, però, è previsto che la domanda di liquidazione debba essere depositata, previo accertamento della sua conformità agli importi previsti nella tabella standardizzata. Questi sono stati determinati in base alle modalità definite nel file Excel.

Nei documenti che devono essere depositati, oltre all’istanza di liquidazione, ci devono essere anche:

  • il decreto di ammissione al patrocinio a spese dello Stato
  • la stampa del file Excel per il calcolo degli onorari. I firmatari del protocollo stesso pubblicheranno sui loro siti internet i suddetti file.

Quindi, una volta che l’avvocato decide di formulare la richiesta aderendo al protocollo, può depositare l’istanza di liquidazione in udienza.

Il magistrato, se decide di ritirarsi in camera di consiglio, durante la discussione in questa sede deve anche dare lettura del decreto di liquidazione, dopo aver letto il dispositivo conclusivo del giudizio. Nell’ipotesi alternativa, in cui il magistrato riservi la propria decisione in merito al giudizio principale, allora sarà obbligato ad emettere e leggere subito in udienza il decreto di liquidazione prima del deposito della decisione.

Quali sono le ipotesi contemplate nel protocollo d’intesa?

All'interno del protocollo sono previste 9 ipotesi base, legate alle varie tipologie processuali. Tenendo conto di tutte le fasi del giudizio, si oscilla dai 600 euro previsti per gli incidenti di esecuzione poco importanti, ai 660 euro per ipatteggiamenti. Invece, sono state stabilite tariffe standardizzate più elevate per il rito abbreviato condizionato, che possono raggiungere anche i 1.050 euro. Per il dibattimento di natura complessa, con oltre 3 testi esaminati, le tariffe si aggirano intorno ai 1.400 euro.

L'iniziativa delle tariffe standardizzate, proprio perché offre vantaggi sia agli avvocati che ai giudici, potrebbe presto essere estesa su larga scala. Per info di diritto,potete cliccare ilil tasto Segui accanto al nome dell'autore dell'articolo.