Le procedure che dovrebbe presentare il nuovo concorso scuola 2016 non sono stare ancora chiarite e, data la tempistica prevista, i docenti precari dovranno affrontare prove inedite con appena due mesi di preparazione. Sulla questione stanno intervenendo tutte le associazioni dei docenti precari, chiedendo chiarimenti e proponendo alcune soluzioni: gli stessi insegnanti sottolineano come non vi sia alcun interessamento da parte dei maggiori sindacati e questo silenzio non può che stupire. Nel frattempo, l'associazione A.D.A.M. ha predisposto una piattaforma all'interno della quale vengono poste alcune questioni: l'appello è direttamente al Ministro e si chiede di rendere più trasparenti le prove, partendo anche dall'ODG della Malpezzi di alcuni giorni fa, accolto dal Governo, e che chiedeva che le prove fossero soltanto sulle competenze pedagogico-didattiche e non sul nozionismo.

Appello al Ministro e richieste sul concorso scuola 2016

Il punto di partenza dell'appello dell'A.D.A.M. sulle procedure del concorso scuola 2016è che non si può richiedere a coloro che parteciperanno alle selezioni una formazione che non è stata ricevuta dal Miur. La questione verte soprattutto sulle competenze linguistiche: se non si è stati formati al TFA o al PAS per una didattica in lingua straniera, che prevede dunque la conoscenza di un linguaggio tecnico e specifico, risulta essere incomprensibile una richiesta così elevata da parte del Miur. L'appello, dunque, prevede una serie di richieste:

  • una tempistica più distesa: si ritiene che due mesi siano un tempo troppo ristretto per la preparazione – in più vi è stato anche un riordino delle classi di concorso che potrebbe presentare gravi problemi per alcuni abilitati
  • una presentazione chiara e trasparente della tipologia di quesiti che verranno posti, in maniera tale da potersi preparare sulla base di modelli precisi
  • richiedere la competenza linguistica B2 mediante certificazione (da potersi acquisire anche durante l'eventuale anno di prova conseguente al concorso Scuola)
  • le commissioni d'esame dovrebbero essere miste, formate dunque da docenti di scuola e universitari; per evitare forme di favoritismi, si potrebbero utilizzare correzioni incrociate da parte di docenti di differenti regioni (il meccanismo computer-based lo permetterebbe); infine, evitare conflitto d'interessi tra TFA e PAS, facendo in modo che, se un docente è stato presidente di uno di questi due corsi, non dovrebbe assumere il ruolo di commissario in quella regione
  • la valutazione sulla conoscenza della legislazione potrebbe essere appurata soltanto all'orale
  • permettere agli specializzandi di poter partecipare

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