Le novità sulle pensioni ad oggi 4 gennaio hanno per oggetto le ultime dichiarazioni di Cesare Damiano, che ha ricordato la promessa di Renzi relativa all'intervento nel 2016 per quanto concerne la materia previdenziale. Siamo soltanto all'inizio del nuovo anno e già si discute sui vecchi temi, trattati in maniera approfondita nei mesi scorsi. Non è un caso che il presidente della Commissione Lavoro abbia riacceso la luce sul concetto di flessibilità in uscita a costo zero, su cui si era già espresso nelle settimane scorse, all'indomani dell'annuncio del premier del rinvio della riforma delle Pensioni.
Pensioni, Damiano: "Le condizioni ci sono"
L'ottimismo è una delle parole chiave per il governo, un po' meno per i lavoratori e i pensionati. Siamo nel 2016 e si continua a discutere di pensioni e di modifica della legge Fornero. Di recente è intervenuto Cesare Damiano, figura chiave nella discussione sulla riforma previdenziale. L'onorevole, ex ministro del Lavoro, ha ribadito alcuni concetti fondamentali. Primo, la concreta possibilità di attuazione della riforma: "Le condizioni ci sono - ha affermato Damiano - i parlamentari Pd della commissione Lavoro alla Camera hanno già depositato - ha ricordato l'esponente dem - una proposta di legge".
Di quale proposta si parla? L'anno 2015 è stato l'anno delle proposte.
Quella di Damiano è nota a tutti: pensione anticipata a 62 anni e 35 anni di contributi, quota 41 - senza penalizzazioni - per i lavoratori precoci, una delle categorie che più hanno fatto sentire la propria voce di protesta nel corso dell'ultimo anno, protesta vana visto il trattamento riservato loro dal governo nella legge di stabilità 2016, se si esclude l'intervento che ha cancellato le penalizzazioni per chi era andato in pensione nel biennio 2012-2014.
Nel mese di dicembre però Damiano si è reso protagonista di un'importante apertura nei confronti della proposta di Tito Boeri. Vi avevamo parlato di questo diffusamente nei nostri precedenti articoli. Ricordiamo dunque in sintesi il pensiero del numero uno della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. Secondo Damiano, la sua proposta e quella del presidente dell'Inps sono molto simili.
L'esponente dem si è detto disponibile ad accogliere positivamente la riforma di Boeri se al programma pubblicato sul sito dell'Inps siano aggiunti alcuni punti importanti, tra cui la risoluzione del problema relativo ai lavoratori precoci con l'introduzione di quota 41.
La promessa di Renzi
È stato Damiano stesso a ricordare la promessa di Matteo Renzi, che durante la trasmissione 'Che tempo che fa' di Fabio Fazio in ottobre e ad una nota radio nazionale nelle ore successive aveva parlato del posticipo della riforma delle pensioni al 2016, una riforma attesa da tante categorie di lavoratori, su tutti i precoci. Ma la vertenza di quest'ultimi non è la sola a rivestire un ruolo di primo piano nella discussione.
È importante sottolineare infatti che ancora oggi si parla di quota 96, la sigla che si riferisce ai cosiddetti esodati della scuola. Per una parte di loro continua l'odissea post riforma Fornero. La manovra finanziaria non ha dato le risposte che centinaia e centina di persone attendono da anni. Il nuovo anno potrebbe essere quello della svolta, anche se parlare di svolta dopo anni non è né corretto né giusto. Più che di svolta si dovrebbe parlare di giustizia o più semplicemente di rispetto.
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