Si dovrebbe concludere il prossimo 15 gennaio il procedimento di approvazione del provvedimento relativo alla riforma delle classi di concorso. Ottenuto il parere positivo del Consiglio di Stato e quello del Parlamento, infatti, il Decreto del Presidente della Repubblica approderà al Governo per il voto finale e darà il via al riordino delle abilitazioni necessarie per intraprendere la professione di insegnante nelle scuole medie e superiori.
Riforma classi di concorso: accorpamento e fungibilità delle discipline
Trova conferma la riduzione delle classi di concorso: non saranno più 168, ma 114.
Si procederà unendo quelle affini e istituendone di nuove come la A 23 relativa all’insegnamento della lingua italiana agli stranieri o quelle riguardanti l’insegnamento negli istituti musicali e coreutici. L’accorpamento delle Cdc sarà possibile grazie a una maggiore intercambiabilità dei professori: rispetto alla loro istituzione due decenni fa, infatti, le nuove classi faranno capo direttamente alle attuali facoltà universitarie, disciplinandone l’abilitazione per l’insegnamento.
Concorso scuola 2016: con le nuove classi, Matematica agli ingegneri e Diritto a Scienze politiche
In questo schema, dunque, troveranno maggiori possibilità i laureati. Il Sole 24 Ore, infatti, anticipa che chi avrà conseguito la laurea in ingegneria potrà insegnare la matematica e le scienze negli istituti secondari di primo grado.
Mentre chi si è laureato in scienze politiche potrà abilitarsi nelle materie giuridiche ed economiche, possibilitàche non era consentita finora.
La riforma delle classi di concorso è particolarmente attesa dagli abilitati che parteciperanno al prossimo concorso nella scuolanel quale sono previstioltre 63 mila nuovi posti. Proprio l’approvazione del D.p.r.
relativo alle classi di concorsoè stato il motivo per il quale l’uscita dei tre bandi è stata rinviata di circa due mesi: la loro pubblicazione era prevista entro il 1° dicembre scorso proprio dalla legge 107 del 2015 (legge “Buona Scuola”). Secondo le ultime indiscrezioni del quotidiano economico, dopo l’approvazione delle nuove classi di concorso, non dovrebbero esserci più intoppi e la pubblicazione dei bandi dovrebbe avvenire entro la fine di gennaio.
A tal proposito, i docenti abilitati ma attualmente non di ruolo che sosterranno le prove del concorso, nel caso in cui la propria Cdc dovesse essere accorpata ad altre, potranno concorrere per tutte le discipline previste dalla nuova classe.