Le ultime novità sul fronte pensioni ed in particolare sulla tematica opzione donna giungono dalla senatrice Erica D'Adda (Pd) che ha rilasciato dichiarazioni interessantisulla delicata questione delle lavoratrici nate nell'ultimo trimestre del 57/58 attualmente rimaste escluse dalla Legge di Stabilità. Donne che continueranno aconfidare chedal contatore predisposto in sede di Finanziaria 2016emergano sufficienti risorse per ricomprendere anche loro nella 243/2004.

Opzione donna, la chiusura del Comitato: D'Adda favorevole?

Il Comitato opzione donna chiuderà i battenti entro fine gennaio, pochi giorni fa lei è intervenuta commentando un post di Orietta Armiliato, referente per la comunicazione, così scrivendo: "Mantenere una coesione comunque fra chi è riuscito ad ottenere il risultato e chi ha di fronte ancora una strada non scontata lo riterrei indispensabile".

Ritiene dunque che il Comitato Opzione Donnadovrebbe rimanere in vita almeno fino al prossimo 30/9/2016 per supportare le nate nell'ultimo trimestre del 57-58?

ll Comitato opzione donna deve muoversi secondo gli intenti che si è dato. Lungi da me intervenire nelle loro decisioni. Il mio commento intendeva sottolineare che può comunque continuare, in modo dinamico e costruttivo, un dialogo e un supporto, vista l'esperienza importante per tutte. Anche se non nella forma dell'attuale comitato.

Cosa ne pensa dell'evento 'Insieme si può' organizzato per il 14/1 dal Comitato Opzione donna, prenderà parte alla festa di commiato?

Penso che l'evento sia positivo. Lo prendo alla lettera: insieme è il solo modo per agire.

Per supportare chi è nelle istituzioni.Giovedì ci sarò con questo spirito. Credo che sia un metodo positivo. Il comitato è nato dandosi una scadenza , ma può farci pensare ad una capacità di costruire sinergie e reti che si attivano anche a supporto di altri quando c'è bisogno. Un sogno? Per me no: ri - costruiamo.

Comma 281: la cautela è d'obbligo

Rossella Lo Iacono, amministratrice del neo nato gruppo opzione donna ultimo trimestre 57-58, asserisce in modo meno ottimistico rispetto all'Armiliato che il contatore introdotto alla fine del comma 281 non dà ancora certezza alcuna per le donne attualmente escluse, anzi si dovrà attendere l'esito di un successivo iter legislativo per comprendere come verranno impiegate le eventuali somme residue che potrebbero non risultare sufficienti per tutti. Può dirci lei come va inteso il contatore? Si tratterà solo di monitorare o la strada per le nate nel IV trimestre del 57/58 è ancora in salita?

Ritengo che la cautela sia d'obbligo, senza eccedere nel pessimismo.Pessimismo che capisco,sia chiaro, in chi vive sulla propria pelle il problema.Però l'iter legislativo va inteso come necessità di un atto tecnico che dica che le risorse sono destinate alle donne del quarto trimestre.

È necessario, non si può saltare, ma può essere velocissimo.C'è timore per la volontà politica, credo. Ma non posso credere che, costituitosi un fondo, esso venga destinato ad altro! È in gioco anche la credibilità dei politici, di chi ha fatto questa battaglia e dovrà sostenerla fino all'atto conclusivo e positivo della vicenda. In questo senso io mi impegno a non lasciare sole le donne, Rossella Lo Iacono che prende le redini del comitato in primis, e credo che vada chiesta anche ad altri questa dichiarazione. Insieme ce la facciamo. Se andiamo in ordine sparso la strada è in salita, di brutto. Ma keep calm and go on.