Il 2016 vede riaccendersi il dibattito sul tema previdenziale. L'anno nuovo potrebbe portare delle novità, questo è ciò che si auspicano migliaia di lavoratori. Le promesse fatte in passato dal Governo vanno mantenute, lo chiedono esponenti del Parlamento, sia della minoranza Dem che dell'opposizione, ma anche i sindacati ed il popolo a gran voce. Il nodo da sciogliere interessa soprattutto la pensione anticipata. Dato che i requisiti per accedere a quella di vecchiaia sono di recente stati innalzati a causa dell'adeguamento alla speranza di vita, andare in quiescenza anticipatamente potrebbe essere fondamentale per quei lavoratori precoci e non solo.

Riforma pensioni: Morando sulla flessibilità in uscita

Il tema della riforma del sistema pensionistico è stato affrontato in questi giorni da Enrico Morando. Il viceministro dell'Economia ho acceso le speranze agli italiani, affermando che il Governo si impegnerà a valutare le soluzioni per rimediare agli errori della Legge Fornero. L'Esecutivo valuterà se ci sono forme ulteriori volte alla flessibilità in uscita dal mondo del lavoro. Come ci tengono a precisare da tempo, si dovranno fare i conti con le casse dell'Inps, che in più di un'occasione ha bloccato sul nascere diverse iniziative. Enrico Morando ha poi proseguito il suo intervento dichiarando che nell'immediato non avremo interventi di riforma immediati, ma si lavorerà nel corso di quest'anno, facendo le dovute verifiche prima di incappare in altri errori.

In considerazione saranno prese le condizioni economiche del Paese, ma anche gli effetti che tali provvedimenti avranno sui conti pubblici.

Pensione anticipata: Damiano rilancia la Quota 41

L'ottimismo in casa Matteo Renzi è buono, anche se non possiamo dire la stessa cosa per i lavoratori, stufi dei continui rinvii sulla revisione del sistema pensionistico italiano.

Il cantiere non è ancora stato aperto ed è proprio questo a preoccupare la gente. Le promesse del Premier sembrano essere state riposte in un cassetto ed in molti stanno incominciando ad impazientirsi. Tra questi c'è persino Cesare Damiano, il quale sostiene che le condizioni per cambiare le carte in tavola ci sono tutte, basta soltanto mettersi d'accordo.

Il presidente della commissione Lavoro rilancia la Quota 41, una soluzione che consentirebbe a molti italiani di andare in pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contribuzione, senza penalizzazioni sull'assegno. Per i lavoratori precoci sarebbe la giusta soluzione, dopo anni di bistrattamenti da parte del Governo. L'esponente della minoranza Dem invita l'Esecutivo a rimboccarsi le maniche per il bene dell'Italia.