É sempre il tema riforma Pensioni a tenere banco e continuano ad arrivare nuove indiscrezioni di ora in ora. Questa volta si parla del nuovo assegno di disoccupazione residuale, l'Asdi, che debutta ufficialmente e viene previsto dal decreto legislativo 22/2015 in attuazione al Jobs Act. Proprio ieri c'è stata la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 29 ottobre 2015, che dispone tutte le modalità in cui potrà essere erogato il nuovo assegno che funzionerà da sostegno al reddito.

Riforma pensioni, arriva l'Asdi: come funzionerà?

Potrà usufruire dell'Asdi il lavoratore che entro il 31 dicembre del 2015 ha fruito della Naspi per la durata massima (diritto di indennità di disoccupazione) e che sia ancora in uno stato di disoccupazione e quindi di difficoltà economica. Ovviamente non tutti i fruitori della Naspi potranno accedere all'Asdi, in quanto sono presenti alcuni vincoli da rispettare. Innanzitutto l'Asdi spetta solo a chi fa parte di un nucleo familiare in cui è presente almeno un minorenne oppure a chi ha un'età di almeno 55 anni e non ha raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata.

L'Asdi corrisponde ad un importo che è l'equivalente del 75% della Naspi che è stata percepita precedentemente, a patto però che l'importo non superi il valore dell'assegno sociale: in parole povere, nel 2016 non è possibile ricerca un'Asdi superiore ai 448,07 euro al mese, tetto massimo per l'assegno sociale.

Tale contributo, però, potrà essere integrato con un importo di 89,70 euro con un eventuale figlio a carico, di 116,60 euro con due figli a carico, 140,80 euro con tre figli e 163,30 con quattro figli a carico. Nell'ipotesi più positiva, l'Asdi corrisponderà ad una cifra vicina ai 600 euro al mese.

Asdi: le condizioni per l'erogazione

Per ricerca l'Asdi, comunque, la condizione è quella di aderire al progetto personalizzato, che richiede alcuni impegni in termini di ricerca attiva di una nuova occupazione, di disponibilità alla partecipazione ad eventi di formazione e di accettazione di eventuali ed adeguate nuove proposte di lavoro.

Partecipare ad eventi risulta essere obbligatorio, altrimenti si potrebbe perdere il beneficio. Nel caso in cui si dovesse trovare una nuova occupazione, l'Asdi potrà comunque essere cumulato, entro i limiti stabiliti dalla legge.

L'Asdi verrà "pagato" ai beneficiari a decorrere dal giorno successivo a quello del termine di fruizione della Naspi, con durata non oltre i sei mesi. Gli interessati a ricevere il bonus dovranno presentare la loro domanda all'Inps, in via telematica, dal giorno dopo in cui sarà terminata la Naspi, a patto che non sia passato un mese da quel giorno. Dopodiché, sarà l'Inps stesso, che nell'ultimo periodo ha dato il via libera anche alla settima salvaguardia, a mettere a disposizione i moduli e le informazioni sulla modo in cui dovrà essere presentata domanda, entro e non oltre quindici giorni da quando il decreto sarà entrato in vigore.