Il contratto relativo alla mobilità docenti 2016/7 è al centro delle discussioni social sui vari gruppi Facebook dedicati al personale scolastico: sono molti i dubbi, i timori e le perplessità su ciò che accadrà a partire dal prossimo anno scolastico, in particolar modo per quanto riguarda l'assegnazione agli ambiti territoriali e la temuta chiamata diretta del dirigente scolastico.

Mobilità e chiamata diretta: cosa succede se il docente non riceve proposte?

Sappiamo già, ad esempio, che i docenti neoassunti nelle fasi B e C che presenteranno domanda di mobilità finiranno negli ambiti territoriali a livello nazionale.

Una delle domande che ora si stanno ponendo questi insegnanti è: 'Cosa succederà, se non arriva la chiamata diretta del dirigente scolastico?' E' il comma 82 della legge 107 a rispondere a tale quesito, specificando che sarà compito dell'Ufficio Scolastico Regionale assegnare un incarico al docente qualora quest'ultimo non abbia ricevuto o accettato la proposta del dirigente scolastico. Nello stesso comma, tra l'altro, si parla anche di 'inerzia' da parte del dirigente scolastico stesso nell'adempimento dell'incarico riguardante la chiamata diretta.

Mobilità interprovinciale: è possibile scegliere solo un ambito territoriale?

Sempre rimanendo in tema di mobilità interprovinciale, un altro importante interrogativo riguarda l'indicazione della prima scelta nella domanda: infatti, il nuovo contratto mobilità 2016/7 stabilirà che la prima scelta dovrà essere, in ogni caso, un ambito territoriale. E' possibile effettuare un'unica scelta?

Fermo restando che dovremo attendere il testo definitivo del nuovo CCNI per avere la certezza di questa risposta, al momento sembra che il docente potrà essere libero di indicare solo un ambito territoriale (con l'inserimento, in ordine, delle scuole appartenenti a quel determinato ambito). Il principio della volontarietà della domanda di mobilità, infatti, non obbligherebbe il docente a specificare più ambiti: in caso di mancato buon fine del trasferimento, l'insegnante non correrebbe, così, il rischio di perdere la titolarità su sede e finire in un ambito.