Non accenna a scendere di intensità ildibattito sulla riforma della previdenza nonostante i principali attori coinvolti, Renzi e Poletti su tutti, siano scomparsi dalla scena. Concentrandoci sul caso pensioni precoci le ultime news aggiornate ad oggi 8 febbraio si rifanno in modo particolare alle dichiarazioni del leader CGIL Susanna Camusso, che ha per l'appunto denunciato la 'latitanza' del premier e del ministro del lavoro che non intervengono da un po sul tema previdenza, e su quelle di Cesare Damiano, che parlando delle ricongiunzioni onerose ha denunciato l'ennesima stortura legata ai conti fatti dal governo.
A testimonianza di un impegno che continua a crescere d'intensità gli amministratori della pagina Facebook Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti hanno invece chiesto e ottenuto il permesso per organizzare un presidio a Montecitorio giorno 18 febbraio prossimo. I sindacati come al solito figurano fra gli 'assenti ingiustificati'.
Notizie pensioni precoci oggi 8 febbraio 2016: Damiano e Camusso contro UE, Renzi e Poletti
Le ultime news sul caso pensioni precoci aggiornate ad oggi 8 febbraio si rifanno in modo particolare alle dichiarazioni del presidente della Commissione Lavoro e a quelle del leader della CGIL. Damiano ha nuovamente bacchettato l'UE che in Italia vorrebbe fare il bello e il cattivo tempo e denunciato come si debba al più presto intervenire sul tema delle ricongiunzioni onerose: 'Il sottosegretario Bellotti dice che per riparare all'errore commesso dal governo Berlusconi bisogna investire 4 miliardi in 10 anni.
Sette mesi dopo, l’Inps fa una nuova quantificazione e dice che per riparare a questo errore, in un decennio (2012 – 2021) occorrono 12 miliardi. Allora io mi domando: da zero a quattro a dodici miliardi, chi ha ragione? Perché se andiamo avanti così, chi fa i conti imprigiona la politica'. Stizzito e agguerrito anche il commento della Camusso: 'Non vedo Poletti da un po, forse è preoccupato del fatto di aver ricevuto una piattaforma unitaria sulle Pensioni.
L’hanno ricevuta lui e il governo e mi pare che, dopo aver detto in tutte le salse di esser disposti a discuterne, stiano invece scappando' ha tuonato la Camusso. Le continue 'intromissioni' dell'UE da una parte e lo scarso impegno delleIstituzioni nazionali dall'altra continuano dunque a pesare come un macigno sulla risoluzione dei temi legati alla previdenza, ragion per cui i diretti interessati continuano ad alzare il tiro.
Riforma pensioni 2016, i precoci organizzano un presidio a Montecitorio per giorno 18 febbraio
Uno dei punti più pregnanti dell'intera vicenda connessa alla riforma delle pensioni 2016 sta nel sempre più evidente attivismo dei diretti interessati, che dopo aver organizzato gruppi di lavoro e comunità virtuali continuano a farsi sentire nelle piazze. E' il caso del gruppo Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti, con gli amministratori Roberto Occhidoro e Antonina Cicio ad aver chiesto e ottenuto il permesso alla Questura di Roma di poter organizzare un presidio a Montecitorio per giorno 18 febbraio prossimo. Come al solito il sostegno dei sindacati sfiora lo 0, non una novità quanto piuttosto l'ennesima conferma che in certe battaglie i cittadini continuano ad essere da soli.