Il tema Pensioni è da sempre molto dibattuto e soggetto ai cambiamenti, l'ultimo in ordine di tempo è la reversibilità. Con quest'ultimo termine si intende la pensione percepita dal coniuge superstite in riferimento a quanto percepito dal coniuge deceduto in seguito a decurtazioni percentuali stabilite per legge. Non da meno il tema della flessibilità: Boeri la chiede alla Ue, mentre il ddl Fornero ha aperto la questione pensione anticipata. Ecco di seguito i tre temi discussi in questi giorni al Governo ed anche dai principali mezzi di comunicazione (quotidiani più noti e mass media).

Reversibilità: sarà abolita?

Dalla sua pagina ufficiale Cesare Damiano fa conoscere il suo pensiero in merito alla possibilità dei tagli paventati sulle pensioni di reversibilità. I tagli sulla pensione percepita dal coniuge superstite sarebbe a rischio di tagli o meglio di abolizioni. Nel caso il coniuge superstite avesse un piccolo reddito sul quale fare leva, lo Stato si potrebbe arrogare il diritto di revocare la pensione di reversibilità. per ora nulla è certo, ma il solo pensiero fa tremare gli animi. Il presidente della Commissione Lavoro alla Camera ci tiene a puntualizzare che Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al Premier Renzi e al ministro Poletti per dare luogo ad un meeting. Temi centrali dell'incontro saranno la flessibilità e la povertà dilagante che colpisce il nostro paese, anche nella fascia dei pensionati.

Boeri: flessibilità chiesta alla Ue

Tito Boeri, Presidente Inps, chiede alla Ue di garantire al nostro paese una maggiore flessibilità pensionistica. Volontà di Boeri sarebbe quella di riuscire a vedere il nostro paese tutelato da un Patto di Stabilità (da applicare a paesi in difficoltà dal punto di vista previdenziale, come la Grecia).

Quest'ultimo renderebbe ai lavoratori l'accesso alla pensione più facilitato e verrebbe garantito anche un turn over consistente. Il ricambio generazionale permetterebbe di mettere fine anche ad un altro problema nel nostro paese: la disoccupazione giovanile. Boeri spera quindi, come ha enunciato al giornale tedesco "Handelsblatt" , un futuro migliore per la situazione del nostro sistema previdenziale.

Ddl Fornero: pensione anticipata fino al 2050

Dal 2012, con la Legge Fornero all'attivo, la pensione di vecchiaia è stata accantonata ed al suo posto è subentrata la pensione anticipata. Quest'ultima viene calcolata sulla base dei contributi che il lavoratore ha versato in tutta la vita, servono quindi un numero minimo di contributi versati per potere uscire dal mondo del lavoro. Per andare in pensione in maniera anticipata si subirà una decurtazione pari all'1% per ogni anno con il quale si esce dal mondo del lavoro in anticipo (dal 60° al 62° anno d'età) ed una penalizzazione del 2% per ogni anno antecedente al compimento del sessantesimo anno d'età anagrafica. Va comunque precisato che ad oggi, per gli uomini sia del settore pubblico che privato, la possibilità di accedere in maniera anticipata alla pensione viene garantita al raggiungimento di 42 anni e 10 mesi (che diverranno 46 anni nel 2050), mentre per le donne sia del settore pubblico che privato, la possibilità di accedere in maniera anticipata alla pensione viene garantita al raggiungimento di 41 anni e 10 mesi (che diverranno 45 nel 2050).