Hanno fatto molto scalpore le parole rilasciate dal Presidente dell'Inps Tito Boeri al giornale 'Repubblica'. Nel corso di una lunga intervista al celebre quotidiano italiano, il numero uno dell'Inps afferma che per poter pensare ad una seria riforma delle Pensioni 2016, occorrerebbe cambiare il Patto di Stabilità in Europa. Per Boeri attualmente non vi sono i margini per introdurre il pensionamento flessibile nel nostro ordinamento. Questo dipende non tanto dalla volontà del governo italiano, quanto dalle decisioni che verranno prese nel futuro dalla Commissione Europea a Bruxelles.
Il Presidente dell'Inps non usa molti giri di parole per far comprendere che, a suo avviso, è proprio lì che si giocherà la partita fondamentale al fine di poter un domani procedere con la tanto agognata riforma delle pensioni.
Una riforma fondamentale per il rilancio dell'occupazione
Tito Boeri ritiene che la questione relativa alla riforma pensioni 2016 sia fondamentale anche per rilanciare definitivamente l'occupazione giovanile nel nostro paese. Infatti, finchè il sistema pensionistico italiano sarà cosi rigido e ai lavoratori più anziani non verrà permesso di andare in pensione, molti giovani avranno difficoltà a trovare un lavoro. La flessibilità del resto è fin dall'inizio uno dei cavalli di battaglia del Presidente dell'Inps.
Boeri comunque riconosce al governo che con il Jobs Act sono stati fatti passi avanti per quanto riguarda la situazione relativa al mercato del lavoro in Italia.
Occorre interrompere il circolo vizioso della precarietà
Boeri oltre che di Riforma pensioni 2016, nella lunga intervista si è pure soffermato a parlare del piano del governo sulle pensioni di reversibilità, affermando che nei piani dell'Inps non c'è nulla che riguardi questo punto.
Implicitamente con questa affermazione, secondo gli addetti ai lavori, Boeri ha voluto comunicare che secondo lui non è questo il nodo fondamentale della questione. Per il numero uno dell'ente previdenziale italiano occorre, dando al sistema pensionistico italiano, la flessibilità in uscita, interrompere 'il circolo vizioso della precarietà', che da anni ormai caratterizza l'Italia.