In occasione della prossima manovra il Governo potrebbe decidere importanti cose riguardo al tema Pensioni ed in particolare per quanto riguarda la flessibilità in uscita. Tuttavia i vantaggi sono relativi. Coloro che decideranno di abbandonare prima il mondo del lavoro dovranno affrontare delle decurtazioni che inevitabilmente si porteranno a vita sull'assegno pensionistico. Il sottosegretario Nannicini ha sottolineato l'importanza della revisione alla riforma Fornero che dovrà essere il prossimo intervento del Governo.

Le riflessioni del ministro Nannicini

Per l'impatto dei costi sui conti pubblici, è stato necessario far slittare le discussioni sulla flessibilità in uscita alla prossima legge di Stabilità. Il sottosegretario ha dichiarato che servirebbero circa 5-7 miliardi di euro l'anno per diversi anni e ciò comporterà delle inevitabili penalizzazioni per coloro che si ritireranno prima dal mondo lavorativo. Ciò è necessario soprattutto per evitare problemi di cassa e ciò impone al Governo di presentarsi all'Unione Europea con la previsione di penalizzazione.

Le ipotesi di Boeri e Damiano

Il Governo per il momento lavora sulla proposta di Tito Boeriche prevede infatti un'uscita anticipata per coloro che hanno 63 anni e 7 mesi e almeno 20 anni di contributi, con almeno un importo pari a 1500 euro al mese.

La decurtazione risulterebbe circa del 9 per cento dell'assegno mensile. La proposta di Boeri però si sofferma anche sui cosiddetti lavoratori precoci ossia coloro che hanno cominciato a lavorare prima del compimento dei 18 anni, i quali potrebbero uscire senza la riduzione; si ipotizza anche un tetto contributivo intorno al 42/43 anni per pensione anticipata.

Altra proposta è quella di Damiano e di Baretta che prevede l'abbandono del lavoro a 62 anni e con 35 anni di contributi e una penalità del 2 per cento per ogni anno di anticipo. Per i precoci Damiano prevede un tetto contributivo di 41 anni uscendo dal lavoro senza penalizzazione alcuna. La proposta di Damiano sembra più morbida rispetto a quella di Boeri, tuttavia il Governo dovrà valutare bene.