Cari docenti della Scuola, speriamo che siate stati attenti a quello che avete dichiarato al momento dell'assunzione. Dopo il caso del prof. Rhò, ormai diventato famoso, ecco spuntare a Bergamo l'ennesimo caso denunciato ai sindacati di un docente di ruolo licenziato per aver omesso di dichiarare una vecchia multa. Il caso ha del paradossale, soprattutto una volta che se ne sono conosciuti i dettagli. Al momento dell'assunzione, il docente ha omesso di barrare la casella in cui si dichiaravamo le eventuali condanne penali. Come risultato è stato licenziato.
Ma quale condanna aveva ricevuto?
Prof licenziato per falsa dichiarazione: il caso
L'insegnante licenziato aveva ricevuto una condanna nei lontani anni 'Novanta. Dopo un incidente stradale era stato multato per la somma di seicentomilalire. Nell'incidente il ferito aveva riportato ferite lievi e il prof lo aveva soccorso. A quel punto il ferito gli aveva proposto di addossarsi la responsabilità totale e, al rifiuto del docente, lo aveva querelato per lesioni personali. Per chiudere la vertenza, il prof licenziato aveva accettato di pagare la multa. Adesso questo caso (citato dal sindacato FLC CGIL) è stato considerato motivo di licenziamento per omessa dichiarazione. A Bergamo, dice il sindacato, sono già una ventina i casi simili dall'inizio dell'anno dell'anno scolastico.
Qui la legge viene applicata in maniera particolarmente rigida e a farne le spese sono spesso cittadini onesti e coscienziosi che hanno semplicemente trascurato dettagli considerati insignificanti. Notevole anche un altro caso verificatosi di recente, di un insegnante licenziato perché da ragazzo aveva rubato un cd e aveva scordato di inserirlo nella dichiarazione al momento dell'assunzione.
E così, in Italia abbiamo indagati al Governo e docenti licenziati per una multa vecchia e dimenticata. Che dire? L'ennesima assurdità tutta italiana dove i delinquenti sono a piede libero e i padri di famiglia perdono il posto di lavoro.
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