A un giorno dalla scadenza per la presentazione on line della domanda per la partecipazione al concorso Scuola 2016, sono circa in 20mila ad aver fatto ricorso. Chi sono? Docenti che non hanno conseguito l'abilitazione all'insegnamento e che in base al regolamento del bando Miur non possono accedere. Considerata come una truffa e un'ingiustizia ai danni dei docenti che da anni lavorano nella scuola, al Ministero arriverà un elevato numero di ricorrenti, ma sarà l'avvocatura dello Stato a decidere. Vediamo insieme nel dettaglio la situazione dei ricorsi al concorso scuola e alcune info utili per chi ancora fosse indeciso sul fare ricorso o meno.

Ricorsi concorso a cattedra 2016, alcuni chiarimenti sui titoli

Sembra strano anche dirlo, ma ci sono ancora dei laureati o aspiranti insegnanti che interpretando il bando del concorso scuola 2016 non hanno ancora compreso che l'accesso è riservato ai soli abilitati. E per abilitanti si intende coloro che hanno conseguito la laurea magistrale, quinquennale, o la triennale e specialistica, avendo inoltre superato gli esami necessari per l'insegnamento di una determinata disciplina racchiusa in una classe di concorso. Alcuni infatti ritengono che la laurea basti, interpretando anche il titolo di diploma magistrale, che deve essere conseguito entro l'a.s.2001/2002 per presentare domanda per la scuola dell'infanzia e primaria; gli aspiranti docenti con questa tipologia di titolo possono anche non essere laureati perché il diploma magistrale è abilitante.

Tutti i restanti laureati non possono accedere al concorso se non hanno la laurea e l'abilitazione all'insegnamento (Tfa o Ssis), e sono proprio questi per la maggiore a presentare ricorso. È infatti ancora possibile fare domanda, in considerazione che l'inoltro della richiesta di accesso al concorso scadrà domani 30 marzo 2016.Sarà poi compitodell’avvocatura dello Stato spiegare ai giudici la motivazione per cui gli aspiranti devono necessariamente essere docenti precari o con abilitazione all'insegnamento, o escludere idocenti già di ruolo e con regolare titolo di ammissione al bando, con una procedura che viola il principio di parità tra insegnanti.

Ricorso con Anief, chi può farlo e come presentare domanda

Per presentare domanda di ricorso con Anief, è necessario collegarsi al link sottostante http://www.anief.org/index.php?option=com_anief&view=categoria&id=86&Itemid=1146e visionare con attenzione la documentazione necessaria per inoltrare la richiesta. Come anticipato, possono fare richiesta di ricorso coloro che sono stati esclusi dal concorso a cattedra, laureati non abilitati, senza abilitazione all'insegnamento, ma anche gli aspiranti insegnanti con valutazione del servizio non equa in base alle direttive del bando sul tempo determinato nelle diverse tipologie di scuole in cui si è prestato servizio; in secundis anche per la continuità dei 180 giorni di servizio richiesti nel bando Miur.

Stessa motivazione per assenza di abilitazione, i dottori di ricerca, anche questi ultimi esclusi per assenza di abilitazione.

Nello specifico, possono fare ricorso: i laureati con esami per la cdc per cui intendono concorrere al concorso scuola 2016. In particolare gli insegnanti di III fascia delle GI 2014/2017 devono tener conto dei requisiti di accesso alla/e cdc per cui partecipano. Gli aspiranti non inseriti nel GI per una determinata cdc devono verificare che il titolo di laurea rispetti i nuovi parametri di accesso alle classi di concorso previste dalDPR n. 19/2016e dalle relative tabelle in allegato al bando di concorso Miur. Nel sito Anief si legge anche che possono presentare domanda di ricorso anche i diplomati dell'Accademia di Belle Arti e del Conservatorio e i dottori di ricerca.

La scadenza è fissata per la giornata di domani 30 marzo 2016. Il costo di adesione è di 100 euro. Se desiderate restare aggiornati, cliccate su 'Segui' in alto alla vostradestra e/o votate la news, cliccando sulle 5 stelle in alto a sinistra.