Alla Scuola serviva una nuova gara fra docenti? Secondo il Miur e il ministro Giannini evidentemente sì. È così che sul sito ufficiale appare un comunicato in cui si informa del lancio del Premio nazionale Insegnanti, proprio nella giornata in cui viene proclamato il vincitore del ‘Global Teacher Prize’, il ‘Nobel’ dei docenti. Con un discorso che iniziaparlando del ruolo determinante dell'insegnante nella società, il ministro annuncia con poco velato orgoglio che l'Italia è tra i primi paesi d'Europa a istituire il proprio Premio nazionale, collegato 'ai principi inseriti nella riforma 'Buona Scuola'.
Premio nazionale insegnanti Miur: chi e come
Evidentemente non soddisfatti del bonus da 500 euro e del premio al merito istituito con la Buona scuola, male accolti dalla maggioranza dei docenti peraltro, i vertici del Miur continuano con la loro scia 'premiale' istituendo il Premio nazionale insegnanti. Lo scopo del premio, spiega il ministro Stefania Giannini, è accendere i riflettori sulla figura dell'insegnante e sul ruolo strategico che ha nella società di oggi. Nessuno potrà candidarsi a 'docente migliore dell'anno'. I partecipanti dovranno essere candidati da qualcun altro, a partire da questa primavera. Ma da chi? Un amico, un collega, la famiglia o gli studenti. Il giudizio sarà espresso da una commissione indipendente scelta dal Miur e dalla Fondazione e formata daesperti di alto livello.
Saranno proclamati cinque vincitori, che intascheranno da 50mila a 30mila euro (il primo 50.000 gli altri quattro 30.000). La cifra potrà essere utilizzata solo per la realizzazione di progetti nelle rispettivescuole. Inoltre, i cinque vincitori parteciperanno al Global Teacher Prize del prossimo anno (il ministro ricorda che la candidata italiana quest'anno ha ottenuto un ottimo risultato).
Per concludere il proprio discorso, il ministro ricorda che questa nuova idea del Miur sarà un modo che i docenti avranno per dimostrare 'il proprio attaccamento e la propria dedizione quotidiana alla scuola'. Potete visionare il video qui sotto.
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