La questione dei docenti esclusi dalla partecipazione al concorso Scuola 2016 in quanto privi di abilitazione continua a tenere banco e il ministro Stefania Giannini lo sa molto bene. Dall'uscita dei bandi di concorso, numerosi sindacati e studi legali si sono attivati per definire le categorie esclusee che possono chiedere l'ammissione al concorso con riserva, presentando ricorso al Tar. Si tratta di docenti privi dell'abilitazione (requisito primario) o che non la otterranno in tempo per la fine di marzo (come gli attuali abilitandi PAS). Per questo motivo il ministro dell'Istruzione ha sentito il bisogno di fare un appello, con debita osservazione al seguito, ai microfoni di Radio24 nella giornata di ieri 10 marzo 2016.

L'appello della Giannini: no ai ricorsi sul concorso scuola 2016

Il concorso scuola 2016, dice il ministro, rappresenta una grande opportunità per i docenti della scuola, definendolo anche in linea con la Costituzione. Ha ricordato che il Miur ha messo grande serietà e impegno per organizzarlo per fare in modo che la selezione che verrà fatta sia tra pari e corretta. Proprio per questo motivo, invita i sindacati a non promuovere dei ricorsi a favore dei docenti non abilitati,in quanto boicottare 'questa straordinaria opportunità offerta al mondo della scuola... non sarebbe una scelta vincente'. Non è difficile comprendere perché il ministro dell'Istruzione la veda così e nemmeno comprendere perché poi, parlando delle intenzioni dei sindacati di far ammettere gli esclusi dal Miur, abbia usato l'espressione "la direbbe lunga sulla loro visione del mondo".

La Giannini è fermamente convinta che il concorso a cattedra darà alla scuola "quello di cui ha bisogno", ovvero docenti giovani che avranno la possibilità di confrontarsi col proprio talento e fare il mestiere che lei per prima considera 'uno dei più belli al mondo'. Belle parole, che però non tengono conto di tutti i docenti che, tagliati fuori dalla selezione, questo mestiere vorrebbero farlo, ma viene loro impedito.

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