Il CdS (Consiglio di Stato) ha stabilito che anche i docenti non in possesso dell'abilitazione possono prendere parte al concorso della Scuola 2016. In seguito alle ordinanze nn.1598/16 e 1600/16 ha ammesso con riserva alle prove concorsuali tre docenti che non hanno conseguito abilitazione. Tra di essi ci sono un laureato, un diplomato magistrale a indirizzo linguistico, un docente con abilitazione scientifica nazionale. Questa decisione potrebbe tradursi in un precedente in grado di segnare una svolta. L'Anief si dice entusiasta e si stima che i possibili ricorsisti appartenenti alle medesime categorie siano circa 25 mila.

La situazione, però, è tutt'altro che conclusa.

I primi ricorsi e le conseguenti vittorie

Il primo ricorrente ammesso al concorso docenti 2016 aveva visto la sua vittoria nel mese di marzo. Il giudice monocratico aveva poi cambiato idea e si era attenuto nuovamente a quanto disposto dal Miur. Ovvero: possono prendere parte al concorso solo le categorie di docenti ammesse in linea con la legge 107/2015. Una nuova situazione si è verificata il 27 aprile: sono stati ammessi alle prove concorsuali i diplomati magistrali ed i laureati. Per il momento possono prendere parte alle prove e la loro sorte in graduatorie è ancora tutta da valutare. Anche i tre docenti ammessi con riserva alle prove concorsuali vedono pendere sulle loro teste la spada di Damocle per quanto riguarda la possibilità di essere inseriti con riserva nelle graduatorie.

Per questo è necessario attendere quanto disposto dal giudice amministrativo.

Da un lato, quindi, è possibile ascoltare il parere del Miur. Quest'ultimo asserisce di avere agito nella piena legalità della Buona Scuola e si dice fiducioso della presenza di poche unità di ricorsisti all'interno del concorso. unità, peraltro, non ritenute idonee a prendere parte al medesimo concorso docenti 2016.

Se dovesse potere prendere parte alle prove concorsuali - sempre prima del 31 maggio - dovranno esibire idonei provvedimenti cautelari. Dall'altro lato c'è l'Anief che sostiene la necessità di rendere effettivo il concorso docenti per tutti i ricorsiti - si stima che siano circa 25 mila.