Finalmente ci siamo: dopo mesi di attesa dalla notizia e anni dal precedente bando il concorso Mibact per l’assunzione di 500 funzionari a tempo indeterminato inizia a prendere corpo. Risale al 24 marzo 2016 infatti la notizia della firma da parte dei ministri Madia e Franceschini del testo del decreto del bando di concorso Mibact 2016 per l’assunzione di 500 risorse nella III area del personale non dirigenziale. Si tratta per ora di un primo passo di fondamentale importanza che segna il passaggio dalle parole alle vie di fatto: ora bisognerà attendere 30 giorni dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale per l’inoltro delle candidature telematiche.
Concorso Mibact 2016: quando esce il bando
Come già anticipato in precedenza si tratterà di un concorso che interesserà figure professionali afferenti da diversi ambiti e che riguarderà in particolare archeologi, antropologi, architetti, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi e storici dell’arte, ma anche restauratori e promozioni esperti nella promozione e comunicazione. Ottime notizie dunque per tutti gli aspiranti che dall’uscita della notizia non smettono di porsi la stessa domanda: quando esce il bando di concorso Mibact 2016? Nel testo del decreto (consultabile all’indirizzo http://lnx.unsabeniculturali.it/it/wp-content/uploads/2016/03/DM-concorso-24-marzo.pdf) si legge che per ciascun profilo professionale sarà pubblicato entro e non oltre il prossimo 30 aprile il bando di concorso che indicherà il numero di posti e la loro attribuzione nelle varie regioni.
Il bando sarà così disponibile anche online sul sito del Ministero dei Beni Culturali da cui, trascorsi 30 giorni dalla pubblicazione, sarà possibile procedere all’invio delle domande.
Bando per funzionari a tempo indeterminato: prove e requisiti
Per quel che riguarda le selezioni il concorso prevedrà sia la valutazione di prove d’esame che di titoli.
Secondo il testo del decreto verranno ammessi a partecipare 2.500 candidati, 5 volte il numero di posti banditi per ciascun profilo selezionati in base all’esito di una prova preselettiva da svolgersi entro il 29 luglio e vertente su elementi di diritto (pubblico, amministrativo, del patrimonio culturale) e nozioni generali del patrimonio culturale italiano.
I candidati che supereranno la prova preliminare saranno così ammessi alle restanti prove, due scritte e una orale (cui si accederà con una votazione pari ad almeno 70 ottenuta in ciascuna delle precedenti prove scritte), le cui materie verranno riportate nel bando di concorso in uscita. In ogni caso, è opportuno ricordare che, contrariamente a quanto previsto dall’emendamento proposto in fase di approvazione della scorsa legge di Stabilità, per candidarsi per ciascun profilo professionale non sarà sufficiente l’accesso con il solo diploma di laurea triennale.