Quando si andrà in pensione e con quanti soldi.Questo sarà il quesito principale a cui risponderanno le150.000Buste Arancioni inviate dall'Istituto Nazionale Per la Previdenza Sociale (INPS)ad altrettanti italiani lavoratori già da domani 26 aprile. Finora si poteva consultare solo tramite web e solo se si era abilitati ai servizi online di previdenza. In altre parole, la Busta Arancione è a tutti gli effetti un prospetto che consentirà a tutti i lavoratori - anche a quelli più giovani - di calcolare anticipatamente quanto andranno a percepire al termine della loro carriera lavorativa e se andranno a rischiare una consistente perdita del tenore di vita durante la terza età.

Tito Boeri annuncia l'arrivo delle Buste Arancioni

È stato un tweet condiviso dal presidente dell'Inps,Tito Boeri, è rendere noto quanto suddetto: già dopo la Festa Nazionale di oggi verranno inviate - in tutte le regioni e in maniera casuale relativamente alla variabile età e professione- le prime Buste Arancioni con all'interno la simulazione dell'assegno futuro e la potenziale data di uscita.

A causa di molteplici variabili, tra le quali figura ovviamente la crisi economica, l'iter pensionistico è ancora lungi dell'esser fluido come pur dovrebbe essere; stando a quanto detto dal presidente dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale le generazioni deglianni '80 rischieranno di andare in pensione a75 annie a ciò va a sommarsi il generale calo delle Pensioni (34% in meno rispetto al 2015) e degli assegni sociali per gli anziani senza reddito o con reddito molto basso (42,4% in meno rispetto al 2015).

Pochi gli italiani a conoscere il funzionamento del sistema pensionistico

Ulteriore dato sconfortante riguarda la preparazione culturale perché gli italiani mostrano di (non) avere conoscenza in materia di sistemi pensionistici; lo stesso presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha infatti reso noto che sono pochissimi gli utenti (si stima il 30%) a far uso del web per rimanere informati in materia. Anche la competenza finanziaria non è da meno, moltissimi sono i giovani che non sanno orientarsi tra questi contenuti e solo 1 su 5 conosce come funziona il sistema previdenziale.