Il dibattito politico si arricchisce connuove dichiarazioni sul tema della flessibilità previdenziale, dopo quelle che vi abbiamo riportato negli scorsi giorni da parte del Premier Renzi e del Ministro del lavoro Giuliano Poletti. Questa volta ad esprimersi è il Sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, intervenuto in Parlamento (ed in particolare presso la Commissione lavoro della Camera) durante un'indagine sulle differenze nelle prestazioni previdenziali tra i due sessi. Secondo l'esponente dell'esecutivo, un intervento correttivo sulla flessibilità deve essere messo in atto, ma senza arrivare ad uno stravolgimento della legge Fornero.

"Quello che va affrontato non è un cambiamento della legge, ma alcuni punti critici come le rigidità nel passaggio all'età pensionistica, che in alcuni casi prevede un aumento di sei o sette anni" al fine di raggiungere i criteri utili alla quiescenza. Un innalzamento che è stato improvviso e repentino, motivo per il quale si sono verificati i maggiori disagi.

Pensioni flessibili 2016, si attende un riscontro con la prossima legge di stabilità

A proposito delle uscite flessibili, il Sottosegretario Baretta esclude prima di tutto la possibilità di un ricorso al ricalcolo contributivo, per via dei tagli troppo elevati che comporterebbe e dei riverberi sugli assegni erogati dall'Inps. Il dato di fatto esclude scenari similari a quello dell'opzione donnaapprovata con la LdS2016, per aprire ad un meccanismo di prepensionamento che dovrebbe anticipare di 3 o 4 anni l'uscita dal lavoro purché si sia raggiunto un certo montante contributivo (in genere 20 o 35 anni a seconda delle proposte in essere).

La prospettiva è quindi l'adozione di un meccanismo simile alla quota 97, già depositata presso la Camera nel 2013. Va ricordato però che per quanto concerne la flessibilità vi sono altri temi in attesa di risposte, a partire dai precoci che chiedono di poter uscire dal lavoro con 41 anni di versamenti o dagli esodati (che chiedono al Governo l'adozione di un'ottava salvaguardia).

Per quanto concerne invece i tempi utili per avviarele pensioni flessibili, l'esponente dell'esecutivo spiega che la questione "ragionevolmente verrà affrontata con la legge di Stabilità", pertanto il provvedimento sarà discusso alla fine del 2016 per trovare eventuale attuazione a partire dall'inizio del 2017. Mentre all'interno del documento di programmazione economica e finanziaria (DEF) in arrivo ad aprile non vi sarà alcun riferimento esplicito alle Pensioni anticipate, visto che è necessario effettuare adeguati approfondimenti tecnici sul bilancio.

"Per ora quel che conta è che il Governo sta lavorando" conclude Baretta.

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