Le Pensioni sono state le vere protagoniste della discussione politica che ha preso forma nella giornata di ieri, dopo che il Ministro dell'economia Padoan ha affermato di ritenere possibile un ragionamento sulla modificadegli attuali criteri di uscita dal lavoro. "L'apertura di Padoan sulla flessibilità delle pensioni, seppur ancora timida, è un altro passa avanti nella ricerca della soluzione" spiega l'On. Damiano, indicando che laCommissione lavoro si è battuta proprio per fare in modo che il tema potesse essere inglobato all'interno del Documento di programmazione economica e finanziaria(DEF) redatto dal Governo.
Alla fine un riferimento alla flessibilità in uscita è arrivato proprio con la presa di posizione del Ministro Pier Calo Padoan, un evento che "consolida questa prospettiva", spiega il Presidente della Commissione lavoro alla Camera. Riguardo alla traduzione degli intenti in un provvedimento, all'interno "della prossima legge di stabilità si tratterà di passare dalle parole ai fatti".
Pensioni flessibili 2016: Damiano concorda con la richiesta del Presidente Inps di accelerare
Stante la situazione, nella giornata di ieri è arrivata anche un'importante presa di posizione ad opera del Presidente Inps Tito Boeri, che ha rimarcato la necessità di non perdere altro tempo per avviare una rivisitazione del sistema e mettere in moto il turn over tra pensionandi e giovani lavoratori.
"Sono d'accordo con Boeri" ha affermato l'On. Damiano, spiegando che non si può procrastinare ulteriormente la scelta di avviare la flessibilità in uscita dal lavoro. L'obiettivo dev'essere quello di un inserimento del provvedimento all'interno della prossima legge di stabilità e non solo per andare incontro alle esigenze lavorative dei giovani.
Una riforma delle regole di uscita dal lavoro si rende necessaria anche per "evitare di creare nuovi poveri, cioè quei lavoratori che diventano disoccupati dopo i 60 anni e sono costretti ad aspettare la pensione per 5 o 6 anni".
Pensioni flessibili: la politica ha fatto la sua parte, serve intervento del Governo
Per quanto riguarda invece le rimostranze dell'economista alla guida dell'Inps verso la politica, secondo l'On.
Damiano, Boeri "ha sbagliato indirizzo: il vero destinatario è il Governo", visto che in commissione lavoro sono state presentate già da diverso tempo delle proposte di legge sia in favore dei pensionamenti anticipati con la quota 97 che riguarda l'uscita con 41 anni di versamenti per i lavoratori precoci. "A questo punto non importa più il colore del gatto, purché acchiappi il topo" conclude l'esponente democratico, spiegando che l'obiettivo comune deve restare quello di lavorare ad un testo unificato per avviare la flessibilità previdenziale.
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