Le prossime settimane saranno caratterizzate da alcuni scioperi nel settore pubblico e privato; nel mese di maggio avremo un paio di agitazioni sindacali che riguarderanno anche la Scuola. Si parlava da tanto di un nuovo stop, finalmente è stata raggiunta l’intesa tra Cobas, Unicobas e Gilda per una manifestazione contro la legge 107. In questi giorni è stato diramato il comunicato dalle tre sigle sindacali, che protesteranno contro la riforma della scuola, la mobilità e il contratto. Inoltre, si sciopererà anche contro le prove Invalsi. Le date da segnarsi sul calendario saranno tre: 4, 5 e 12 maggio.

Proprio le prime due, coincideranno con la somministrazione dei test di italiano e matematica nelle scuole primarie (2ª e 5ª classe elementare). Vediamo di scoprire qualche dettaglio in più e le dichiarazioni dei sindacati a riguardo.

Docenti in sciopero a maggio contro la legge 107

I sindacati Cobas, Unicobas e Gilda hanno annunciato uno sciopero unitario per giovedì 12 maggio. A Roma, davanti al Ministero dell’Istruzione, avremo una manifestazione a partire dalle ore 9.30, che coinvolgerà le scuole di tutta Italia. L’obiettivo sarà quello di raccogliere ulteriori adesioni per l’abrogazione della legge 107 ed altri referendum popolari. Stefano d’Errico di Unicobas ha fatto sapere che l’attuazione della riforma scolastica targata Renzi-Giannini va bloccata immediatamente ed, assolutamente, non deve essere validata con ‘inciuci’ contrattuali sulla mobilità del personale.

Il segretario nazionale ha inoltre bacchettato Cgil, Cisl e Uil perché a suo parere soccorrono il Governo ed accettano sia la chiamata diretta da parte del preside per incarichi solo triennali che gli accordi sulla mobilità.

Piero Bernocchi dei Cobas, ha aggiunto che si scenderà in piazza per affiancare i precari, emarginati da questo Esecutivo, ma anche per essere vicini al personale ATA ed ai neo-assunti nell’organico funzionale, che hanno ricevuto un trattamento definito indegno.

C’è poi da considerare il blocco dei contratti, una questione che va avanti da 7 anni ed ha reso ‘poveri’ insegnanti e ATA. Il portavoce nazionale ha sottolineato come oltre a Roma, le manifestazioni andranno a svolgersi anche nelle altre grandi città italiane. Gli altri due giorni di protesta saranno quelli di mercoledì 4 e giovedì 5 maggio, quando i sindacati si mobiliteranno contro la somministrazione dei quiz Invalsi.

Unicobas propone di boicottarli con uno sciopero di mansione limitato alle sole ore in cui saranno da svolgere le prove nella scuola primaria. Il prossimo 28 aprile sarà in programma un’assemblea nazionale delle RSU, quando Cgil, Cisl e Uil, assieme allo Snals, si riuniranno per preparare una nuova fase di intensa mobilitazione. In attesa di sviluppi a riguardo, vi invitiamo a seguirci per ulteriori notizie e per ricevere aggiornamenti sul mondo della scuola.