Soddisfazione per il riconoscimento di un diritto, ma anche preoccupazione per quanti ancora si trovano in una situazione in bilico tra abilitazione e mancata possibilità di partecipazione al concorso a cattedra 2016. È chiaro che in relazione ai requisiti indicati nel bando Miur al quale era possibile fare domanda solo se in possesso di abilitazione, sono tanti i docenti che si chiedono ora se conseguire tale titolo sia utile o meno. È stata infatti diffusa la notizia che il Tar Lazio ha dichiarato valido l'accesso al concorso di un non abilitato, motivo anche di profonda delusione per quanti docenti precari da anni nel mondo della Scuola che non hanno fatto ricorso per mancanza di abilitazione.
L'ammissione di un laureato senza abilitazione non ha dunque proprio provocato la reazione sperata tra il personale della scuola e nemmeno dal comparto Miur.
Ammissione al concorso a cattedra di un non abilitato
Tfa e Pas esclusi, ma anche alcuni aspiranti sul sostegno, Itp e dottori di ricerca, eppure con domanda di ricorso entrano ora anche i non abilitati. Anche se i docenti sono oramai l'uno contro l'altro, il caos creato tra titoli, servizio e requisiti per accesso al bando è stato alimentato esclusivamente dal Miur, che annualmente ha modificato 'le carte in tavola' con una richiesta sempre differente sui requisiti per diventare insegnante. Da Ssis, a Tfa, a Pas e lauree abilitanti che non avranno mai un inizio.
La notizia del riconoscimento del Tar Lazio dell'ammissione al concorso scuola 2016 di un non abilitato porta particolare soddisfazione dei sindacati e in particolare del coordinamento dei precari Mida. Il ricorso era stato avviato dagli Avv. Francesco Leone, Maria Saia e Simona Fell,facendo capo al decreto monocratico n. 1463 del 2016.
Il provvedimento, emesso con procedura di urgenza, ha riconosciuto il diritto ad un aspirante insegnante laureato non abilitato di partecipare alle prove concorsuali secondo le modalità previste dal bando del Ministero della Pubblica Istruzione. Inutile dire che per i sindacati, la sentenza del Tar Lazio ha portato una nota di speranza nell'esito positivo dei numerosi ricorsi avviati in questi giorni, in considerazione che molti aspiranti alla partecipazione al concorso scuola sono in servizio da anni nella scuola e su differenti classi di concorso, ordine e grado di scuola.
Proroga ricorsi Anief e soddisfazione Mida per vittoria
Risposte positive anche dall'Anief, il quale ha prorogato anche i termini dell'inoltro della domanda per il ricorso, previo invio della domanda cartacea all'USR di riferimento. Anche il Mida ha espresso particolare soddisfazione per l’inclusione dei colleghi ricorrenti, non nascondendo la forte preoccupazione verso un sistema di reclutamento privo di parametri che possano davvero riconoscere il merito della figura dell'insegnante. Certo è anche che la tempistica per la conclusione definitiva della 'vicenda concorso' è estremamente ridotta: al momento il Miur sta verificando il possesso dei requisiti di tutti i candidati che hanno inoltrato domanda online; numerose sono anche le istanze annullate nella procedura di modifica che alcuni aspiranti hanno avviato prima dell'invio definitivo della domanda; altri sono ancora sul piede di guerra tra ricorsi e modalità per l'accesso.
Insomma, oggi 3 aprile, mancano 9 giorni prima della diffusione delle date per le procedure concorsuali. A seguito lo svolgimento, la valutazione e le assunzioni per il prossimo anno scolastico: faranno in tempo? Sono tanti i commenti nelle pagine Facebook dei gruppi più frequentati dai docenti, ma anche diverse sono le reazioni degli abilitati tieffini e dei passini, nei confronti dei laureati senza abilitazione. In effetti come dare torto a un 'alcuni dentro e altri fuori' anche se in possesso dello stesso titolo? Se desideri continuare a seguirci, clicca su 'Segui' in alto alla tua sinistra'.