L'analisi delle domande che sono state proposte dal Miur al concorso scuola 2016permette di comprendere quale sia più o meno la linea che sta seguendo il Ministero. Occorre, innanzitutto, sottolineare come vi sia stato un cambiamento di rotta dopo le pesanti critiche ricevute a seguito della pubblicazione dei quesiti della giornata del 28 aprile e del 2 maggio: definitivamente accantonate le UD, le UdA e i moduli, l'attenzione si è spostata su aspetti singoli della didattica, ma si è avuto contestualmente una maggiore richiesta di contenuti. Per quanto riguarda, infine, le Avvertenze Generali, molti candidati hanno protestato perché, dopo aver trascorso più di un mese a studiarle, non sono state oggetto di domande specifiche.

Cosa studiare e come organizzare lo studio?

Contenuti, metodi e Avvertenze Generali: cosa studiare per il concorso scuola 2016?

La caratteristica fondamentale del concorso scuola 2016sembra essere l'assenza di tempo, per cui il consiglio che proviene da chi ha già svolto la prova è quello di 'ottimizzare' le conoscenze e le risposte al massimo. Dal momento che il Miur non sta dando indicazioni precise sulla tipologia delle domande e che queste si sono rivelate quanto alla struttura differenti nei primi giorni e nelle giornate successive, secondo coloro che hanno già partecipato è possibile lavorare in questo senso, partendo dal presupposto che i programmi prevedono tutto, dai contenuti alle metodologie, passando per la legislazione:

  • alcune domande richiedevano esplicitamente i contenuti e spesso con la dizione 'contenuti minimi': fondamentale, dunque, per chi ha già partecipato, è la sinteticità e la capacità di restituire i nuclei fondamentali senza perdere troppo tempo nella costruzione sintattica – la stesura può avvenire anche per punti e non in maniera discorsiva;
  • le metodologie, le domande che sono state poste affrontavano praticamente tutti gli aspetti della didattica: fondamentale, per coloro che hanno già partecipato, è avere a portata di mano quante più definizioni possibile in maniera tale da applicarle secondo necessità – non c'è il tempo, si sottolinea, di immaginare realmente interventi didattici 'creativi';
  • le Avvertenze Generali, molti commenti dal web sottolineano l'inutilità di proseguirne lo studio o la ripetizione: il pericolo segnalato da altri è che il Miur cambi nuovamente direzione e che possa chiederne i particolari – secondo alcuni candidati, il nodo irrisolto restano le domande sulla legislazione e sulla legge 107 del 2015, la famosa riforma della 'Buona Scuola'.

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