Le parole del premier Renzi che ha tirato in ballo la Costituzione per giustificare il concorso a spietata eliminazione indetto dal suo governo, non sono andate giù al personale scolastico. I Partigiani della Scuola Pubblica ritengono che i principi contenuti nella Carta costituzionale siano stati manipolati da chi, al contrario, è stato chiamato a difenderli.

Ultime news scuola, 4 maggio: Renzi, la Costituzione e la chiamata diretta di 'mussoliniana memoria'

Se da una parte non si può mettere in dubbio il contenuto dell'articolo 97 dove viene detto che ai posti della Pubblica Amministrazione si accede tramite concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge, è anche vero che il concorso scuola non avrebbe dovuto mettere a disposizione dei 'posti di lavoro', con reclutamento in stile 'lotteria': i neoassunti, infatti, come stabilito dalla legge 107, non otterranno la titolarità su sedi ma solo su ambiti territoriali, per poi essere soggetti alla chiamata diretta dei dirigenti scolastici.

Una chiamata diretta che i Partigiani definiscono di 'mussoliniana memoria' e voluta da Renzi, il quale dovrebbe anche ricordare che, nello stesso articolo 97 della Costituzione, si parla anche di principi legati all'imparzialità al fine di mantenere il buon andamento della Pubblica Amministrazione.

Retribuzione che deve garantire un'esistenza libera e dignitosa

Oltre a questo, la stessa Costituzione (articolo 36) parla di retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro, retribuzione che, in ogni caso, deve essere sempre assicurare al lavoratore un'esistenza libera e dignitosa. I Partigiani ricordano a Renzi come anche questo principio non è stato rispettato visto che gli insegnanti, moltissimi dei quali lontani dai loro luoghi d'origine, sono costretti a chiedere aiuto ai familiari, perchè altrimenti non riuscirebbero a coprire tutte le spese con il loro misero stipendio.

Assunzioni, perchè i docenti abilitati devono passare oggi dalle Forche Caudine del concorso?

Che dire poi dei 50.000 docenti assunti dalla fase C del piano assunzionale, molti dei quali non avevano mai messo piede prima d'ora in una scuola? Perchè allora costringere alle 'Forche Caudine' del concorso, docenti abilitati che, al contrario, possiedono tali requisiti per insegnare?

I PSP parlano di 'oltraggio alla professionalità dei docenti'. Per queste ed altre ragioni, i Partigiani della Scuola Pubblica saranno in prima linea per la raccolta delle firme del referendum che propone di abrogare quattro punti critici della legge 107.