Forte la preoccupazione del Miur per la possibile partecipazione di altri circa 25 mila aspiranti insegnanti. Se il Cds dovesse dare riscontro positivo e accettare di inviare il decreto cautelare ai ricorrenti, al concorso a cattedra saranno ammessi anche i candidati non abilitati. Un'attesa che durerà fino al 19 maggio, quando il Tar Lazio dovrà esprimersi definitivamente. Tempi ristretti ma che potrebbero portare a una svolta nell'espletamento del concorso, con nuova organizzazione delle sedi da parte degli Usr e prove supplettive per gli ammessi.

Ma vediamo insieme i dettagli del'azione del Ministero che ha cercato di bloccare l'inserimento dei docenti neolaureati e dei precari non abilitati presentando appello al riesame del Cds.

Miur presenta riesame al CdS

Il Ministero della Pubblica Istruzione ha presentato istanza diappello per il riesame dell'ordinanza accolta dal CdS dei candidati privi di abilitazione e esclusi dalla procedura concorsuale. Il Consiglio di Stato ha però respinto l'istanza diffondendo una nuova ordinanza, la n. 1732/16, nella quale ha dichiarato l'inammissibile dell'appello del Miur. Costituisce un nuovo tentativo del Ministero di bloccare l'ammissione degli esclusi dalla procedura processuale perché senza abilitazione.

In relazione alla mancanza di fatti e situazione 'nuovi' in materia di concorso a cattedra e delle prove concorsuali in espletamento, permane impregiudicato un riesame sulla normativa inerente l'oggetto dell'appello. I giudizi pendenti con attesa dell'ottenimento del decreto cautelare che permetterà ai ricorrenti di partecipare alle prove del concorso a cattedra devono essere presi in esame dal CdS e dal Tar Lazio che il 19 maggio dovrà disporre delle nuove prove per gli ammessi o stabilirà la definitiva esclusione.

Come anche riporta Orizzonte Scuola, l'ordinanza di rigetto del Tar Lazio n.1664/16 era stata riformata tramite appello curato dall'avvocato Galleano e dall'avvocato De Michele con pubblicazione di altra ordinanza, la n. 1600/16, dal CdS. Certo è che il Ministero si trova a dover sperare che il Tar dia esito negativo ai ricorrenti senza abilitazione che hanno fatto domanda di ammissione al concorso scuola e due sono i motivi principali: la prima è quella dell'espletamento delle prove da altri possibili 25 mila candidati; la seconda, non più semplice, sarebbe quella di giustificare il possesso dell'abilitazione 'solo per alcuni candidati'.

È naturale che gli aspiranti docenti con abilitazione rivendicano il possesso del titolo richiesto per l'insegnamento; i non abilitati la possibilità di partecipare al concorso 'per diritto' o per mancanza di 'possibilità per abilitarsi'. Il Miur insomma 'si trova 'in balia dell onde - o dell'ordinanze'. Se desiderate continuare a seguirci per non perdervi gli aggiornamenti sulle sentenze del Tar o del Consiglio di Stato, continua a seguirci cliccando su 'Segui' in alto alla tua sinistra e/o vota la news cliccando su una delle 5 stelle in alto alla tua destra.