Lo sciopero è un flop e il Partito Democratico se la ride e si frega le mani: se il 5 maggio 2015 diventò una giornata storica per l'altissima adesione alla protesta contro la riforma Buona Scuola, non si può dire altrettanto del 20 maggio 2016, visto che, secondo i dati resi noti dal dipartimento della Funzione Pubblica, solamente il 9,04 per cento del personale in servizio avrebbe partecipato allo sciopero indetto dai sindacati confederali Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal.

Il governo, dunque, non può che dimostrare tutto il proprio ottimismo non solamente legato ai futuri effetti della legge 107, modificata dalle correzioni in corsa contenute nel decreto scuola, ma anche sul piano politico, a due settimane dall'atteso voto delle amministrative.

Ultime news scuola, sabato 21 maggio 2016: Francesca Puglisi 'Le incomprensioni si stanno risolvendo'

La responsabile scuola del Partito Democratico, Francesca Puglisi, non ha perso occasione per punzecchiare i sindacati,portando acqua al proprio mulino, affermando che 'le incomprensioni con il mondo della scuola si avviano verso la loro risoluzione. Noi rispettiamo docenti e Ata, ma è evidente che le tensioni si sono allentate - ha sottolineato l'onorevole Pd, citando le risorse finanziarie distribuite alle scuole, il piano assunzionale straordinario, il concorso e la firma sul contratto di mobilità quali elementi che avrebbero convinto il personale scolastico ad allentare i toni della protesta e a comprendere la 'buona fede del governo'.

Sciopero 20 maggio, il governo Renzi gongola e i sindacati confederali ne escono indeboliti

La verità è che il governo parla di incomprensioni che si stanno risolvendo con la scuola anche se, in cuor suo, sa benissimo che non è così perchè l'aria che si respira nelle scuole è ancora più 'pesante' rispetto ad un anno fa: ciò che appare evidente, semmai, è la sconfitta dei sindacati confederali che, da oggi, rischiano di essere ancora più snobbati dal governo Renzi.

Se un anno fa, di fronte ad un'adesione record allo sciopero del 5 maggio, il Presidente del Consiglio fece 'spallucce' e portò avanti, insieme al ministro Giannini, il ddl Buona Scuola sino alla sua trasformazione in legge, figuriamoci se terrà presente i risultati di uno sciopero come quello di ieri che ha visto incrociare le braccia solo un lavoratore su dieci.