Tra le misure introdotte dalla Buona Scuola del Governo Renzi c'è il bonusdi merito in busta paga che i dirigenti scolastici dovranno liquidare entro il prossimo 31 agosto sulla base dei parametri individuati dai comitati di valutazione. Non tutti sono del parere che l'assegnazioneassicurerà unavalutazione oggettiva del merito di ciascun docente: gli strumenti di classificazione meritocratici messi a disposizione dal decreto istitutivo del premio emanato a fine aprile scorso sono giudicati non del tutto sufficienti. Soprattutto, nel primo anno di sperimentazione, è stata data larga autonomia agli istituti nel decidere sui parametri di valutazione che, a più di un mese dalla costituzione dei comitati, stanno diventando il principale rebus: saranno davvero all'altezza di premiare i docenti più bravi?

Premio di merito 2016 a scuola: quali criteri di valutazione?

L'aspetto più preoccupante dell'intera vicenda è che la premialità, da valore aggiunto, potrebbe rivelarsi motivo di dispute tra scuole, tra docenti, tra dirigenti scolastici e docenti e, da ultimo, tra professori e studenti. Questi ultimi, in molte scuole, sono stati chiamati a dei veri e proprireferendum per stabilire quali professori premiare: è il caso della scuola Duca D'Aosta di Padova o del Cormaro della stessa città dove ogni docente si autocandida e alunni, genitori, dirigente scolastico e gli stessi professori possono dare un preferenza ciascuno.Il rischio di rompere il clima di collaborazione nella scuola è comunque elevato: all'istitutoSanta MarcaBranca di Pesaro il comitato ha stabilito un premio a 20-30 docenti su un organico di 110.

Circa cento euro ciascuno, anche se i criteri di valutazione che vanno al di là del classico metodo di insegnamento (attività di completamento) non sempre misurano il merito dei docenti. Non tutti i docenti, infatti, sono propensi a queste attività, pur rimanendo insegnanti esemplari in classe e nel consuetoorario di servizio.

Bonus di merito ai docenti 2016: si può distribuire 'a pioggia'?

Il bonus di merito si avvicinamolto al bonus Irpef degli 80 euro: metodologie differenti di assegnazioni ma, nella sostanza, quel "di più" in busta paga non cambia il ragionamento che ne è alla base. E, infatti, all'Ardigò di Padova hanno pensato di tagliare la testa al toro assegnando una parte del bonus a tutti i docenti indistintamente, "a pioggia" e un'altra parte a qualcuno più meritevole.

Il Corriere del Veneto, sull'argomento, scrive che tutti i docenti avranno un premio di poco più di 71 euro: basta prendere parte ad un questionario di valutazione predisposto dallo stesso istituto. Contenti tutti? Forse no, di certo al ministero dell'Istruzione non vedranno di buon occhio questo criterio di assegnazione del bonus che, è scritto nel decreto istitutivo, non può essere distribuito "a pioggia" e nemmeno a favore di una ristretta cerchia di beneficiari.