E' polemica sui criteri adottati dai comitati di valutazione per l'assegnazione del bonus ai docenti per l'anno scolastico in corso. Sono molte le scuole che hanno previsto che alla candidatura dei professori al premio di valutazione (la decisione ultima spetterà al dirigente scolastico) debbano concorrere anche gli studenti con le loro pagelle, i voti e i giudizi da assegnare ai propri docenti. Intanto, molte scuole sono in ritardo: la scadenza (non vincolante) del 6 maggio scorso per fissare i criteri non è stata rispettata da una Scuola su tre, secondo il monitoraggio fatto dal ministero dell'Istruzione.
Premio di valutazione docenti 2016: ecco il criterio delle pagelle
A un liceo di Padova gli studenti dell'ultimo anno delle superiori dovranno inserire in un una scatola il proprio foglio con il giudizio su qualedocente sia il più meritevole del bonus di valutazione. E' anonimo, ma non in tutte le scuole è previsto che sia solo il preside a venire a conoscenza dei giudizi degli studenti. Molti insegnanti non ci stanno e sono pronti a boicottare la scuola proprio nelle ultime settimane dell'anno scolastico. I professori, da sempre abituati ad assegnare voti, stavolta dovranno essere destinatari dellavalutazione di propristudenti. Il criterio, con metodologie diversificate, ma con lo stesso risultato, è stato adottato un po' dappertutto nelle scuoleitaliane.
L'istituto Copernico di Bologna, ad esempio, ha inserito la valutazione online e gli oltre mille e seicento studenti dovranno rispondere nella prossima settimana a dieci domande con un voto da 1 a 6 (il minimo per concorrere al bonus è 4) sui propri professoriin relazioneal modo di insegnarela materia, l'interesse che riesce a suscitare, ma anche la competenza testimoniata dal curriculum e le assenze che non dovranno superare il 15 per cento del totale delle ore di lezione.
Criterio di valutazione dei professori: anche i genitori daranno il voto
Ma, in alcune circostanze, ai test dovranno rispondere anche i genitori: come fa una mamma o un papà a esprimere un giudizio sulla base di quanto raccontato dal figlio? Si rischia di creare un ambiente turbato, di invidie e di vendette: per molti studenti potrebbe essere l'occasione giusta per "farla pagare" ai prof, convincendo anche i genitori della bontà dell'1 un pagella.
Mettendo in conto che anche gliinsegnanti si metteranno l'uno contro l'altro, forse non troppo per qualche euro in più in busta paga, ma quando vedranno il proprio nome tra i bocciati. Non risulteràla migliore esperienza professionale sapere di non essere graditi aipropri studenti.