Tutto da rifare per i lavoratori stagionali del settore turistico e termale. Difatti dopo l'incontro avvenuto il 23 giugno tra la commissione lavoro e i sindacati in merito altema degli ammortizzatori sociali e specificatamente di trovare una soluzione al calcolo dei giorni spettanti per la Naspi (Nuovo assegno sociale per l'impiego)agli stagionali del settore turistico alberghiero nulla cambia.

L'Anls (Associazione nazionale lavoratori stagionali) esprime la propria insoddisfazione tramite il proprio sito internet e la pagina Facebook di propria appartenenza.

Commissione lavoro: ecco il risultato dell'incontro del 23 Giugno

La parte della riunione dedicata agli ammortizzatori sociali e alla situazione dei lavoratori stagionali dura poco più di 15 minuti e viene guidata e dettagliata dall'intervento di Luca Sabatini.

Il relatore ha confermato che attualmente per l'anno in corso 2016 non ci saranno cambiamenti sulle metodologie di calcolo della Naspi per nessuna categoria lavorativa e anche se in futuro si dovrebbe arrivare a modificarne qualche normativa il tutto dovrà prima essere esaminato dal governo e dagli organi competenti.

Inoltre ha ribadito che la Naspi è nata per racchiudere le varie tipologie di forme di sussidi di disoccupazione presenti in Italia e quindi per semplificarne le forme di calcolo, ed andare adagevolare ancheuna sola categoria di lavoratori andrebbe contro il principio per la quale essa è stata creata.

Anls: la nostra battaglia non finisce qua

L'associazione in difesa dei lavoratori stagionali fa sapere che la questione e tutt'altro che chiusa, e che continueranno a fare pressioni sull'Inps e sul governo per riavere le tutele e i diritti di cui godevano gli stagionali in precedenza con forme di disoccupazione come l'Aspi e la mini Aspi.

Nel frattempo nella pagina Facebook del gruppo (lavoratori stagionali) fioccano i commenti per lo più di rabbia e indignazione contro la fascia politica al governo che ha permesso si arrivasse al cambiamento dell'ammortizzatore sociale che doveva tutelare i loro periodi di disoccupazione lavorativa