I sindacati hanno elaborato alcune stime circa i prossimi esuberi, vale a dire dei 'perdenti posto', che andranno a confluire sull'organico di fatto a partire dal 1 settembre 2016. E' il caso dei docenti di italiano e di educazione fisica delle regioni meridionali, già investite dalla questione della mobilità, che finiranno per sottrarre posti utili ai vincitori del concorso docenti 2016. Dopo i numerosi casi di scorrettezze verificatisi nello svolgimento delle prove scritte, con commissari sostituiti a ripetizione in tutte le regioni e le discutibili bocciature di decine di migliaia di abilitati, all'orizzonte si va profilando l'ennesima beffa.
Non è escluso infatti che le esigenze di trovare una collocazione ai perdenti posto si traduca in una riduzione del numero di docenti da pescare dalle graduatorie di merito.
La norma “taglia abilitati”
Non è solo la mancanza di commissari, che ha indotto il ministero a correre ai ripari esulando dai requisiti previsti dal bando, a preoccupare i docenti che sono impegnati nelle prove concorsuali. A partire dal prossimo anno scolastico il potenziamento potrebbe subire un ridimensionamento causato dalla ricaduta del comma 65 della legge 107. Si legge infatti, in conclusione dello stesso, che l'impiego del personale dell'autonomia dovrà innanzitutto assicurare la copertura dei posti vacanti e disponibili.
Si tratta di ricollocare i 3500 esuberi attualmente risultanti, con l'effetto conseguente di sottrarre cattedre alle future graduatorie di merito del concorso docenti 2016.
Il bis del 2012
Il ragionamento che sottende questa probabilità parte dal presupposto che il MEF potrebbe dire al Miur di riflettere sulla effettiva necessità di immettere in ruolo altri docenti quando ce ne sono migliaia da ricollocare.
I sindacati si augurano che non prevalga questo orientamento, anche se resta da discutere sulla possibilità di una proposta di fase transitoriarivolta agli esclusi dal concorso.Resta sempre da capire come mai gli stessi sindacati non abbiano saputo dare i giusti consigli ai docenti abilitati esponendoli alla roulette russa di un concorso truffa che potrebbe rivelarsi una clamorosa beffa. Non va dimenticato infatti che per rendere possibili le immissioni in ruolo dalle graduatorie di merito c'è bisogno dello stanziamento di apposite risorse economiche attualmente non disponibili.