Si è svolto lo scorso 7 luglio un convegno a Roma, alla presenza di alcuni rappresentanti dei coordinamenti dei docenti precari quali il Mida Precari, Adida, CNT, CDP e gli onorevoli Pittoni e Chimienti, con l'illustrazione delle mozioni presentate in alcune regioni e le iniziative utili per correggere la Buona Scuola. Gli organizzatori dell'evento erano i membri del Consiglio Direttivo di Azione Scuola, giovane associazione di tutela dei docenti precari, che hanno consegnato ai parlamentari presenti la loro proposta per una fase transitoria. Nel corso del convegno di Roma si sono toccati i temi legati alla situazione dei docenti residuali delle Gae rimasti esclusi dal piano di assunzioni della 107 fino a quelli relegati nella II e III fascia delle graduatorie di istituto, al fine di riunire in un unico contenitore le diverse istanze per realizzare una vera fase transitoria di immissioni in ruolo.
Concorso regionale per soli titoli
Dopo gli interventi di Silvia Chimienti e Mario Pittoni, incentrati sul lavoro svolto per eliminare la norma sui 36 mesi che prevede il divieto di cumulo di supplenze e la possibilità per i docenti della III fascia di accedere ad un nuovo Tfa, è stata la volta della proposta del piano transitorio elaborata da Azione Scuola. Le criticità emerse dal concorso docenti attualmente in svolgimento hanno indotto a preferire un piano di reclutamento che si svolga mediante un concorso per soli titoli, come già succede per il personale ATA della scuola, su base regionale e sempre in relazione al reale fabbisogno determinato dai pensionamenti.
Coniunge et libera
Anche i coordinamenti presenti al convegno di Roma (Mida, Adida, CNT, CDP) hanno sviluppato proposte analoghe in favore dei docenti precari.
Il contributo offerto da Azione Scuola alla causa comune si aggiunge sul tavolo delle proposte dalle quali si spera di trarre una unica piattaforma rivendicativa che riunisca tutti i colleghi precari, dalle Gae e fino alla III fascia, per superare l'impasse prodotto da un concorso farsa che sta sciorinando la percentuale più alta di bocciati di sempre.
I benefici di una fase transitoria
L'accettazione di una proposta simile comporterebbe da subito un netto miglioramento della situazione, sia per la continuità didattica che specialmente sul sostegno è indispensabile, sia per le casse dello Stato perché verrebbero a cessare tutte le cause nei vari tribunali. Nei prossimi cinque anni potrebbero scorrere in ruolo oltre 500 mila docenti precari, sia su posto comune, sul quale sono spesso state fatte stime di questo genere, sia sui posti di sostegno lasciati vacanti dal concorso docenti 2016.