Il Miur a più riprese ha dovuto emettere delle note nelle quali precisava che l'inserimento nelle Gae dei diplomati magistrali che avevano avuto l'accoglimento delle cautelari da parte di tribunali ordinari e amministrativi dovesse avvenire conferendo loro la possibilità di stipulare contratti sia a tempo determinato che indeterminato. Se lo scorso 14 luglio il Tar ha disposto l'accoglimento di una cautelare in favore dei ricorrenti per cui immette in gae altri diplomati, ora bisognerà che gli stessi possano essere oggetto di una proposta di contratto a tempo indeterminato, anche se immessi con riserva in attesa di una sentenza di merito che giungerà il prossimo 17 marzo 2017.
Il Miur immetta a pieno titolo i detentori di cautelari
Non deve esserci bisogno di un giudizio di ottemperanza affinchè il Miur provveda ad inserire in gae i diplomati, come spesso sentiamo dire in diverse regioni, dove i vari usp nicchiano provocando le ire dei colleghi. In una nota emessa dall'USR Umbria lo scorso 6 marzo 2016 si trova la conferma dove, in accoglimento di una cautelare emessa dal Consiglio di Stato, si debba procedere all'inserimento a pieno titolo dei diplomati magistrali consentendo loro di stipulare contratti e tempo indeterminato. In questo caso ben 8 docenti sono stati assunti sui posti residuati dalla Fase C del piano straordinario di assunzioni. Aparirà chiaro come quando il Consiglio di Stato inserisce con riservai ricorrenti, questi debbano immediatamente usufruire di contratti a tempo indeterminato.
Le ordinanze dei tribunali amministrativi
A rinforzo del postulato in base al quale i diplomati magistrali, che abbiano avuto un'ordinanza di accoglimento da parte di un tribunale amministrativo, debbano essere inseriti a pieno titolo nelle Gae per avere le immissioni in ruolo si veda la numero 1235/2016 con la quale altri 100 di loro, patrocinati dall'Avv.
Valentina Piraino, poterono essere destinatari di una proposta di contratto a tempo indeterminato. Il contributo giurisprudenziale offerto dal legale in questione sul portale dirittoscolastico.it spiega la posizione del CDS in merito alla problematica. Si legge chiaramente nelle more dell'ordinanza emessa dai giudici di Palazzo Spada che non c'è nessun fondamento giuridico sul depotenziamento contenuto nell'iscrizione con riserva in gae dei diplomati e che pertanto l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento debba considerarsi valido ai fini della stipula di contratti a tempo indeterminato, facendo altresì salvo l'intervento di un commissario ad acta qualora il Miur o chi per esso non provveda entro 15 gg. dall'ordinanza stessa ad effettuare l'inserimento oggetto del ricorso.