L'esecutivo continua a concentrarsi non solo sull'Ape, il famigerato anticipo pensionistico ma anche sui lavoratori precoci rimasti penalizzati dalla Riforma Fornero del 2012. Un tema molto delicato che, stando alle recenti dichiarazioni del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini potrebbe essere inserito nella nuova Legge di Stabilità.
Precoci e usuranti, interventi fissati per la fine di settembre
"Il piano del Governo sulle Pensioni sarà pronto per la fine di settembre", ha detto Nannicini rassicurando gran parte degli italiani che ormai da anni sono alle prese con le dure norme pensionistiche.
Anticipo pensionistico (APE), lavori usuranti, Quota 41 per i lavoratori precoci e ricongiunzioni onerose sono le misure certe su cui per il momento si sta concentrando l'esecutivo al fine di arrivare ad una soluzione entro la fine di settembre da inserire sul treno della nuova Legge di Stabilità.
Nannicini su interventi a settembre: 'dobbiamo accelerare'
Le parole di Nannicini sono rassicuranti e lasciano sperare ancora una volta in una mossa positiva del Governo che possa finalmente porre fine al calvario di migliaia di lavoratori. "Vogliamo arrivare a settembre con un quadro definito. Tutti ci auguriamo che ci sia qualcosa da firmare insieme ai sindacati. L'orizzonte temporale è questo. Dobbiamo accelerare", ha ribadito il sottosegretario.
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Al momento, tutto ruota attorno al famigerato anticipo pensionistico che permetterebbe l'anticipo dell'uscita di un massimo di tre anni usufruendo di una sorta di prestito ventennale da restituire nel momento in cui viene percepita la pensione piena.
Per i disoccupati che hanno esaurito la durata degli ammortizzatori sociali o coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate, Nannicini ha rassicurato che la penalizazzione sarà dell'1% all'anno.
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Sul tavolo di Palazzo Chigi, anche una misura che riconoscerebbe lo status di lavoro usurante ad una platea più ampia di beneficiari oltre a provvedimenti specifici per i lavoratori precoci che tuttora si trovano a lavoro nonostante abbiano lunghe carriere contributive.
Si discuterà anche sullo stop alle ricongiunzione onerose per favorire l'accesso alla pensione ai lavoratori con carriere discontinue. Nel caso in cui avanzeranno le risorse, si potrebbe intervenire con una misura che darebbe la possibilità alle pensioni medio-basse di usufruire della quattordicesima.