La minoranza del Pd, ma non solo, non molla la presa sulla riforma Pensioni e incalza il governo per correggere la legge Fornero. Sempre di più i parlamentari dem accanto a lavoratori e sindacati nel sollecitare nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata su cui l'esecutivo ha avviato il confronto con le organizzazioni sindacali prima di definire le proposte da potare al vaglio delle forze politiche. "C'è un impegno incessante del Partito democratico in Commissione Lavoro alla Camera - ha detto il parlamentare della minoranza del Pd Cesare Damiano - nel chiedere al governo, innanzitutto, la correzione di tutte quelle vere e proprie ingiustizie - ha aggiunto l'ex ministro del Lavoro del Governo Prodi - che la riforma pensioni della Fornero ha lasciato sul campo".

Lavoro e pensioni, parlamentari del più incalzano il governo su modifiche a legge Fornero

Di riforma pensioni e lavoro i parlamentari del Pd hanno parlato oggi nel corso di un incontro a Parma al quale ha partecipato anche la deputata Patrizia Maestri. "Una bella discussione tra politica, sindacato e impresa - ha detto la parlamentare dem a margine dell'incontro - sui temi del lavoro e del sociale Una nuova agenda sociale del governo e della politica - ha sottolineato l'ex sindacalista in un post su Facebook sollecitando l'esecutivo - che guardi ai problemi concreti delle persone. Serve una politica alternativa e di sinistra - ha aggiunto la Maestri - che si confronti con le parti sociali". Tra le diverse ingiustizie provocate dalla legge Fornero la questione esodati per la quale la minoranza dem chiede la risoluzione definitiva con l'ottava salvaguardia.

Dal fondo per i lavori usuranti alla quota 41 fino all'opzione donna: diverse questioni aperte

Ma viene posto l'accento anche sul fondo per i lavori usuranti, sull'estensione dell'opzione donna fino al 2018, sulla quota 41 per il pensionamento dei lavoratori precoci e sulle ricongiunzioni onerose. "Chiediamo al governo - ha detto Damiano - di risolvere subito queste situazioni".

Mentre l'esecutivo sta lavorando per mettere a punto l'Ape (Anticipo Pensionistico) il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio invita a "non demonizzare" il ddl 857 per "l'uscita dal lavoro - ha spiegato Damiano - con 4 anni di anticipo ad alcune condizioni". Con l'affermazione "alcune condizioni" il riferimento è chiaramente alle penalizzazioni sull'uscita anticipata.

Damiano, pur rilanciando la sua proposta, invita a non demonizzare nemmeno l'Ape "a priori perché può veramente rappresentare - ha detto ricordando che comunque l'esecutivo deve fare i conti con la sostenibilità di bilancio e l'Unione europea - una via d'uscita dal lavoro o dalla povertà".