Siglata l'intesa Miur-sindacati per la sequenza contrattuale della chiamata diretta docenti. Il sottosegretario Davide Faraone ha parlato di 'svolta epocale' per la Scuola, soprattutto perchè si è riusciti a trovare un'intesa che ha soddisfatto tutti: da una parte c'è la necessità, da parte delle scuole, di poter scegliere gli insegnanti di cui avranno bisogno; dall'altra, si è riusciti ad evitare una 'deregulation selvaggia'.
Ultime news scuola, giovedì 7 luglio 2016: chiamata diretta, Faraone 'Svolta epocale'
Ciascuna scuola, per la prima volta nella storia, avrà la possibilità di poter scegliere i docenti di cui avranno bisogno per portare avanti quanto contenuto nel loro piano formativo: gli insegnanti non verranno selezionati secondo la loro anzianità, bensì secondo il loro profilo professionale, quello che sono riusciti a costruire dopo anni di studio e di esperienza lavorativa.Nessuna scelta arbitraria, dunque, bensì due diverse procedure: la prima riguarderà gli insegnanti che sono già in cattedra, che hanno presentato domanda di mobilità e che, entro il prossimo 31 agosto, dovranno conoscere la loro nuova sede di servizio; la seconda, da attuare entro il prossimo 15 settembre, riguarderà tutti i docenti che dovranno essere immessi in ruolo a partire dal prossimo anno scolastico 2016/2017.
Chiamata diretta, 'no deregulation selvaggia': ecco come si procederà
Come preannunciato nei giorni scorsi, i dirigenti scolastici provvederanno a pubblicare un avviso contenente i requisiti che dovranno possedere i docenti candidati a ricoprire quei posti: tale avviso indicherà quattro requisiti per ciascun posto. Il preside provvederà a presentare la proposta di assunzione all'insegnante che soddisferà il maggior numero di requisiti richiesti. In caso di parità tra due o più docenti, verrà conteggiato il punteggio della mobilità per i docenti assunti prima del 2016 e quello della graduatoria (di merito o ad esaurimento) per tutti coloro che sono stati immessi in ruolo quest'anno. Se l'insegnante rifiuterà la proposta, il dirigente andrà avanti con la procedura, chiamando il secondo docente individuato. Al termine della procedura, l'Ufficio Scolastico provvederà ad individuare la sede destinata ai docenti rimasti senza assegnazione.