I costi della riforma Pensioni auspicata dai sindacati non coincidono con le risorse che il Governo Renzi, secondo le ultime indiscrezioni da Palazzo Chigi, metterebbe a disposizione nella legge di bilancio che sarà varata in autunno. "Il Governo ci ha detto - ha dichiarato oggi il leader della Cgil - che con la legge di bilancio avrebbe messo a disposizione risorse rilevanti, ma le anticipazioni - ha aggiunto Susanna Camusso riferendosi alle indiscrezioni trapelate da Palazzo Chigi nelle ultime ore - parlano di appena 1,5 miliardi di euro, una cifra - ha sottolineato il segretario del sindacato rosso - chiaramente insufficiente".
Pensioni e flessibilità, il Governo Renzi fa i conti per la riforma
Intanto, alla luce delle ultime notizie sulle risorse che l'esecutivo intende "investire" nella riforma pensioni, cominciano a uscire i primi numeri nel dettaglio dei costi di alcune misure previdenziali che il Governo Renzi dovrebbe adottare nella prima fase di "revisione" della legge Fornero, anche se ancora la situazione è in continua evoluzione e non c'è nessuna certezza. Il costo dell'Anticipo Pensionistico (l'Ape) che comunque non soddisfa per niente i sindacati e i lavoratori, ma nemmeno la minoranza dem, si aggirerebbe tra 600-700 milioni di euro, una flessibilità in uscita dal lavoro low cost per il governo ma col 15% di "penalizzazione" che in realtà sono interessi da pagare sul prestito previdenziale ventennale che sarà concesso dalla banche e "gestito" dall'Inps.
L'Anticipo Pensionistico costerebbe allo stato 700 milioni di euro
Significativo a livello economico anche l'intervento previsto per l'aumento delle quattordicesime delle pensioni basse, secondo quanto riferisce l'Ansa l'intervento costerebbe 800 milioni di euro all'anno. Il più costoso tra gli interventi allo studio a Palazzo Chigi sarebbe quello per il pensionamento dei lavoratori precoci, i cosiddetti "baby lavoratori" che reclamano la formula della Quota 41 per la pensione.
Le prime stime sull'impatto della Quota 41 variano tra 1,2 e 1,8 miliardi quando la misura sarà a regime. Queste sinora sono le previsioni "grezze" iniziali. La situazione, come detto, è in continua evoluzione così come le elaborazione dei calcoli. Sulla riforma pensioni tutto dipenderà dai confini che verranno dati a ogni provvedimento. Per avere una situazione chiara e definita ancora è un po' presto, occorrerà attendere ancora un po' fino a settembre.