Mamme apprensive, genitori accondiscendenti, padri pronti a sollevare polveroni per difendere l’onore macchiato del figliol prodigo che il malcapitato insegnante ha “osato” rimproverare. Si finisce talvolta alle mani, con professori aggrediti o (nei casi più “civili”) trascinati in tribunale, in un campionario di bestialità che dovrebbe far riflettere su chi, tra genitori e figli, avrebbe un maggior bisogno di educazione e formazione. Non mancano poi i cosiddetti “genitori spazzaneve” che cercano in tutti i modi di spianare la strada ai propri figli (giustificano, minacciano, mentono perfino pur di proteggere gli amati figlioletti da una punizione) finendo inevitabilmente per danneggiarli.

È proprio questo un atteggiamento che la Scuola superiore per ragazzi Little Rock’s Catholic in Arkansas ha deciso di contrastare con un messaggio chiaro quanto efficace, invitandoli a tornare da dove venuti.

Cara mamma, fai “dietrofront”

Con messaggio raffigurante un inequivocabile “stop”, i dirigenti della scuola hanno deciso di far passare senza troppi fronzoli un messaggio esemplare per tutti i genitori sempre pronti a mettere una pezza ai disastri dei figli con un cartello che recita: “se sei venuto a portare i pranzo, i libri, la tuta o i compiti che tuo figlio ha dimenticato a casa, gentilmente FAI DIETROFRONT e esci. Tuo Figlio imparerà a cavarsela anche senza di te”. L’annuncio non ha mancato di suscitare attenzione, finendo col diventare, inevitabilmente, un post virale su tutti i social.

Ma quali sono state le reazioni? Andando a leggere i commenti che sono puntualmente arrivati all’indirizzo del messaggio in questione si vedono moltissimi segni di apprezzamento verso questa nuova politica della scuola di “non ingerenza” ma non sono nemmeno mancate le critiche.

Si tratta di un caso che ricorda vagamente quanto successo qualche mese fa in una scuola di Lecce dove il preside, con un cartello analogo, ha “tirato le orecchie” a genitori incivili che si assembravano caoticamente e persistentemente sulle vie di fuga ostruendo il deflusso delle classi.

“Incapaci di insegnare le regole” aveva tuonato la preside, subendo la prevedibile indignazione dei genitori feriti nell’orgoglio che sono andati, in qualche caso, perfino a protestare personalmente contro il richiamo. Negli Stati Uniti e nel mondo dei social tuttavia gli apprezzamenti superano di gran lunga le critiche e in molti hanno finito col plaudire il preside della scuola che intervistato ha tenuto a sottolineare: “Serve semplicemente ad aiutare i ragazzi ad evitare di ricorrere alla mamma e al papà perché li tirino fuori dai guai quando le cose non funzionano”, per responsabilizzarli e spingere i ragazzi a trovare soluzioni di sopravvivenza anche senza avere il paracadute familiare in ogni situazione.