A molti docenti è venuto il dubbio che, con l'entrata in vigore della legge 107 del 2015, ovvero con la riforma della Buona Scuola, qualcosa possa essere cambiato nei meccanismi di assegnazione degli insegnanti alle classi. In realtà, occorre far riferimento alla normativa che prevede tale assegnazione secondo le norme ormai consuete che non sono state toccate dalla riformascolasticaattuata dall'attuale Governo Renzie dalministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Leggiamo, in ogni modo, a quali norme occorre rifarsi per poter controllare che l'assegnazione degli insegnanti alle classi avvenga seguendo il giusto procedimento.

Scuola, assegnazione dei docenti alle classi: come avverrà nel 2016-17?

Esclusa, dunque, la legge sulla Buona scuola, occorre far riferimento a quanto disciplinato dagli articoli 7 e 10 ed al successivo articolo 396 del decreto legislativo numero 297 del 1994, nonché al susseguente decreto legislativo numero 165 del 2001. Innanzitutto, secondo quanto disciplinato dall'articolo 10 del Decreto legislativo 297 del 1994 occorre prendere visione dei criteri di assegnazione degli insegnanti alle classi stabiliti dal consiglio d'istituto. Tale delibera dovrà, poi,essere soggetta al parere del collegio dei docenti che è necessario per il preside per l'attuazione di quanto riportato.Infatti, secondo l'articolo 7, compete proprio al collegio dei docenti presentare delle proposte al preside sulle composizioni delle classi e su quali dovranno essere gli insegnanti ad esse assegnate, oltre alle indicazioni sugli orari scolastici e sullealtre attività didattiche.

Scuola, docenti assegnati alle classi, decide il preside

Infine, l'assegnazione vera e propriadei docenti alle classi spetta al dirigente scolastico che dovrà procedere con autonomia nella scelta tenuto conto di quanto deliberato sia dal consiglio d'istituto che dal collegio dei docenti. A disciplinare la scelta del preside sono sia l'articolo 396 del Decreto legislativo numero 297 del 1994 che l'articolo 25 del Decreto legislativo numero 165 del 2001. Tale decisione dovrà essere poi portata a conoscenza dei diretti interessati, ovvero dei docenti, secondo ciò che prescrivono sia l'articolo 1175 che il 1375 del codice civile.