Le ultimissime novità al 22 agosto 2016 sulle pensioni precoci giungono da un post Facebook molto dettagliato scritto da Roberto Occhiodoro, amministratore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' nel quale si evincono le richieste che i lavoratori faranno al Governo nel corso del loro prossimo incontro. Le idee i precoci le hanno ben chiare ed in parte le avevano già annunciate sia ai sindacati quanto a Nannicini nel corso dei precedenti incontri, ora non resta che comprendere se le risorse, di cui Poletti in più occasioni ha parlato, saranno sufficienti per riformare la famigerata riforma Fornero o sebasteranno solo per sanare alcuni errorie lasceranno fuori molte altre richieste dei lavoratori.

Pensioni le ultime novità sui precoci: parla Occhiodoro

In attesa della prossima convocazione al Governo, la dataal momento è ancora ignota, i lavoratori precoci, per mano di Roberto Occhiodoro, stilano le richieste che faranno all'esecutivo Renzie le rendono pubbliche su Facebook, attraverso un post visibile sulla pagina ufficiale del gruppo.

Le idee, raccolte per punti, su cui verterà la prossima discussione tra lavoratori e Governo sono nate, precisa l'amministratore del gruppo, attraverso una sorta di brainstorming, ossia grazie alla continua discussione che vi è stata sulla tematica quota 41 e Pensioni anticipate tra i membri del gruppo. L'espressione è traducibile in lingua italiana come 'assalto mentale' o 'cervello in tempesta' e si riferisce ad una tecnica creativa di gruppo capace di far emergere idee volte proprio alla risoluzione di un problema.

Vediamo quanto emerso.

Pensioni precoci ultime novità al 22 agosto: L'elenco delle richieste al Governo

Le idee sono state raccolte in 11 punti e vertono principalmente su queste tematiche: modifica dell'incremento dell'aspettativa di vita (da attuare a cadenza quinquennale), 41 anni per tutti a prescindere dall'età e senza penalizzazioni, rivisitazione dei coefficienti di trasformazione, proposta di un 'nuovo bonus' precoci, eliminazione definitiva delle penalizzazioni anche dopo il 2017 per tutti quei lavoratori precoci che hanno raggiunto i requisiti contributivi richiesti prima di aver compiuto i 62 anni d'età.

Misure a favore dei disoccupati con almeno 37 anni di contribuzione alle spalle, contrarietà sia all'APE, assegno pensionistico anticipato, quanto alle ricongiunzioni onerose.

Poi ancora al punto 9 i lavoratori precocichiedono al Governo di far sì che i contributi silenti possano essere ceduti al coniuge o comunque ad un familiare prossimo all'età di pensionamento.

Al punto 10 chiedono il ricollocamento per i lavoratori prossimi alla pensione nell'ambito dei lavori cosiddetti socialmente utili presso il comune di residenza. E suggeriscono: "La differenza tra il salario percepito per questi lavori e la pensione viene pagata dall’inps fino al raggiungimento dei requisiti pieni per il pensionamento". Nell'ultimo punto, l'undicesimo, i precoci chiedono la possibilità per tutti i nati nel 1952 di poter usufruire della quiescenza se in possesso di 35 anni di contributi versati al 31/12/2011, così come citava la Legge Fornero, e dunque l'eliminazione della circolare Inps 219 del 2013 che impedisce tale possibilità. In quanto chi era disoccupato o autonomo alla data del 28/12/2011 resta escluso da tale beneficio.

Roberto Occhiodoro specifica, per non creare false illusioni tra i membri del gruppo, che si cercherà di sondare la volontà politica nel prossimo incontro e che sebbene le proposte saranno difese 'conti alla mano', l'accoglimento delle stesse non potrà dipendere dal lavoro svolto dagli amministratori del gruppo. Tutto dunque resta nelle mani del Governo Renzi, bisognerà comprendere se il ritornello 'delle risorse insufficienti' la farà nuovamente da padrone nella prossima legge di Stabilità, oppure se visarà davvero l'intenzione di mettere mano al sistema previdenziale italiano.